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GeriSteve

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Depistaggio politico

Depistaggio politico

16 Giu. 2016 | GeriSteve  




Ultimi commenti

  • Di GeriSteve (---.---.---.178) 5 giugno 2013 11:15

    L’esigenza del "piano D" è indiscutibile, ma qui non leggo il piano in questione e tanto meno con quali forze e metodi realizzarlo.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.178) 5 giugno 2013 11:08

    L’articolo è interessante ma decisamente vetero-marxista.

    I nuovi capitalismi, quello cinese come quello turco o birmano o coreano pretendono di controllare rigidamente le loro società con metodi e ideologie diverse a seconda del loro paese, che comunque non ha mai sperimentato niente di simile alla riforma protestante e all’illuminismo europeo.

     

    Io credo che in Turchia l’islamizzazione forzata sia il veicolo per il fascismo capitalista di Erdogan: fino ad oggi tutti possono godersi Gezi Park, islamici e no. Con un centro commerciale e una moschea Gezi Park sarebbe invece controllato dal consumismo capitalista e dall’imam di quella moschea, cioè da un particolare e fanatico islamismo, intollerante verso i non islamici e verso altri islamici.

    Io non ho conoscenza diretta della Turchia, ma credo che i manifestanti abbiano colto benissimo il loro obiettivo: il rischio che oggi corre Gezi Park rappresenta benissimo il rischio che corre tutta la Turchia.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.178) 5 giugno 2013 10:50

    Interessante, ma comprendo poco l’affermazione:
    "qui non si è mai protestato contro il pericolo di islamizzazione della società."

    Io credo che l’islamizzazione forzata sia il veicoloper il fascismo di Erdogan: fino ad oggi tutti possono godersi Gezi Park, islamici e no. Con un centro commerciale e una moschea Gezi Park sarebbe invece controllato dal consumismo e dall’imam di quella moschea, cioè da un particolare e fanatico islamismo, intollerante verso i non islamici e verso altri islamici.

    Io non ho la conoscenza diretta che ha la Mancini, ma credo che i manifestanti abbiano colto benissimo il loro obiettivo: il rischio che oggi corre Gezi Park rappresenta benissimo il rischio che corre tutta la Turchia.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.178) 5 giugno 2013 10:32

    E’ vero che il nobel per la pace all’europa è immeritato, è vero che non c’è neanche il tentativo di costruire una unità europea in termini di politica estera, però....

    Pesa la storia dei balcani, del Kossovo in particolare, che è ormai uno Stato-mafia, pesa la storia delle diverse primavere arabe dopo le quali hanno preso il potere forze islamiche reazionarie, tali da far rimpiangere i dittatori precedenti.


    Ciò che manca in quelle parti del mondo è la cultura laica, progressista, libertaria, che non si esporta con le armi e non è esportabile in situazioni di tragici masacri.
    Se l’europa intervenisse militarmente diventerebbe, non soltanto a livello di immagine, corresponsabile del successivo regime e questo allontanerebbe la speranza di cambiamenti veri, in qualche direzione civile e democratica. Il modello di intervenire e di porre poi il paese sotto tutela è stato sperimentato in Iraq e in Afganistan con i noti risultati.

    La scelta di non intervenire, ma di aiutare i ribelli perchè possano combattere ad armi pari non è certo una scelta coraggiosa, ma probabilmente è la meno peggio, quindi la migliore fino a che non se ne vede un’altra.

    GeriSteve

  • Di GeriSteve (---.---.---.204) 27 maggio 2013 11:15

    concordo con l’urlo di protesta, ma non con lo stupore per le resistenze a sinistra:
    "nessuno capisce la ritrosia del Partito Democratico che sembra condividere con il Pdl l’avversione per il voto di preferenza"
    Ma come, non ci si ricorda che proprio a sinistra si è esaltato il collegio uninominale che toglie ogni scelta all’elettore? Ci si è dimenticato che nell’apparato PD si considera un errore aver sottoposto i candidati alle primarie che hanno prodotto deputati poco obbedienti al partito?
    Il vecchio metodo del centralismo democratico non consente "scelte dal basso" !

    GeriSteve

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