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Energia. Se il Governo si fa scrivere le leggi dalle aziende

Di paolo (---.---.---.13) 26 marzo 2012 22:53

Geri ,che gruppi multinazionali con forte partecipazione statale come ENEL / ENI influenzino le politiche energetiche dei governi non mi scandalizza assolutamente ,anzi . Sono ex monopoli di stato .D’altra parte FIAT , che è un’azienda totalmente privata, ha influenzato la politica industriale (e in senso lato) italiana forse ancora di più e qui si che ci sarebbe molto da ridire ,dal momento che gli utili finivano agli azionisti e le perdite gravavano sul pubblico( casse integrazioni,costruzione stabilimenti ecc.. ).

Il punto non è questo ,il punto è stabilire se le scelte "pilotate " da questi colossi dell’energia coincidono con gli interessi nazionali oppure no .

E guarda che ENEL (ex monopolio di stato e oggi partecipata al 31% )ha interessi molteplici che spaziano dall’droelettrico ,termoelettrico,nucleare,geotermico,eolico ,al fotovoltaico , efficienza energetica ecc... ,praticamente copre tutto l’arco energetico nazionale.Un gruppo con utili di quasi ottanta miliardi di euro e con dipendenze in tutto il mondo.Un patrimonio di conoscenze tecniche e industriali.
Come puoi pensare che non abbia voce decisiva nelle scelte di strategia energetica non solo di questo governo ma di qualunque governo !!!

ciao


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