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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.152) 12 ottobre 2010 09:18

    Pur non condividendo quasi nulla del Tantussi pensiero devo pero’ ammettere che ,realisticamente parlando , stavolta ha proprio ragione .

    O Berlusconi smamma per cause naturali o certamente non sara’ il PD a decretarne la fine politica . Quello che secondo me si sottovaluta e’ che il Popolo delle Liberta’ non e’ un partito in senso tradizionale ma e’ una congrega di adepti , di sorcini di Renato zero . 
    Berlusconi e’ stato il catalizzatore che ha centripetato attorno a lui tutta una massa etoregena di "seguaci" .Siamo al misticismo , all’idolatria . Il Popolo delle Liberta’ come partito non esiste ,e’ un’illusione ottica , esiste soltanto lui , il capo ( o Boss come dir si voglia ) . 
    Sul PD meglio stendere un velo pietoso . non ne azzecano una che una ,neanche per sbaglio . Ormai sono un caso pietoso da studiare come fenomeno politico sociale di autodistruzione . Credo sia anche disdicevole infierire .

    paolo


  • Di paolo (---.---.---.152) 11 ottobre 2010 12:55

    Caro incarcerato , spero soltanto di nome ma non di fatto , se volevi sostenere che nessun giornalista e’ casto e puro come una verginella non serviva che ti rivolgessi agli ipotetici lettori del tuo articolo con un epiteto del genere . Potrebbe essere inteso anche in senso autobiografico .

    Ho anche seri dubbi che tu stesso possa essere totalmente esente da costrizioni ideologiche . 
    Come in tutte le cose della vita il passaggio dal bianco al nero e’ fatto da innumerevoli sfumature di grigio ; cosi’ nel mestiere di giornalista tra un Padellaro e un Porro (tanto per fare due esempi) io non ho dubbi nel scegliere il primo .
    Sulla sostanza nulla da obiettare .

    paolo
  • Di paolo (---.---.---.115) 9 ottobre 2010 12:16

    Concordo pienamente con pv21 . Direi che e’ del tutto normale e anzi auspicabile che si esprima un senso di gratitudine per chi salva la vita di un tuo famigliare . 

    Nell’immediatezza dell’evento mi sembra addirittura una cosa scontata . 
    Se poi col tempo i contorni della vicenda lasciano spazio ai dubbi la targa rimane ma e’ anche lecito cambiare opinione . Oltretutto Gerardo D’Ambrosio non e’ detto che sia stato subito d’accordo con la scelta dei fratelli , magari avrebbe preferito prima aspettare le risultanze delle indagini .
    Ma e’ mai possibile che questo caposcorta Alessandro M. si trovi sempre coinvolto in vicende dai contorni fumosi , prive di prove e di riscontri oggettivi ?

    paolo
       
  • Di paolo (---.---.---.115) 5 ottobre 2010 15:53

    a  Zanon 


    Giustissimo la religione non viene percepita . Pero’ il mio termine " percezione " si riferiva al concetto di "creazione " che e’ insito nell’animo umano .Lo definirei il senso dei sensi .
    Cronotopo e’ un termine  usato in fisica per definire l’entita’ spaziotemporale , ossia le tre dimensioni spaziali piu’ la dimensione temporale .
    Qualunque evento fisico (conosciuto) si sviluppa in un sistema quadrimensionale . 
    La teoria della relativita’ , fondata sulla invarianza della velocita’ della luce in qualsiasi sistema di riferimento , si fonda proprio sul legame intrinseco che unisce spazio geometrico e dimensione temporale .
    Il punto da stabilire e’ fino a che punto la teoria della relativita’ (generale)che trova riscontri sperimentali oggettivi , puo’ essere applicata a tutto l’universo o a tutti gli universi . Per es. in uno spazio n-demensionale .
    Galileo e Newton avevano trovato la soluzione a tutti i problemi di natura meccanica che l’uomo affrontava nella vita quotidiana . Le leggi della meccanica classica .
    La meccanica quantistica ha mostrato i limiti di questa teoria che non puo’ essere applicata a tutti i fenomeni fisici .
    Quello che io intendevo dire e’ che " inizio e fine "potrebbero valere soltanto nei limiti ristretti della nostra "percezione " umana e quindi conseguentemente potrebbe non avere senso la" creazione " sulla quale viene strutturata tutta l’impalcatura di una qualsiasi religione .
    Ossia se manca un’ inizio ed una fine non c’e’ bisogno di un creatore e tutte le religioni vanno a ramengo . 
    A meno che non si faccia come gli inquisitori di Galileo che non vollero guardare attraverso due vetri infilati in un tubo . E amen .
    Comunque ti ringrazio per le tue precisazioni e ti leggo sempre con grande piacere .

    ciao - paolo



    ciao - paolo
  • Di paolo (---.---.---.153) 4 ottobre 2010 20:56

    a Giancarlo Zanon


    Ti ringrazio per avere colto il significato delle mie parole . Ateo significa "senza dio" e quindi puo’ essere facilmente affibiato a tutti coloro che non sono religiosi , dove per religioso si intende colui che e’ conforme ai precetti morali e rituali di una determinata religione (dogmi).
    Senza dio viene pertanto associato a senza senso religioso , ossia puro materialismo.
    Quello che io sostengo e’ che la religiosita’ , nella sua accezione piu’ ampia , e’ il sentimento che spinge l’uomo alla ricerca della verita’ attraverso il dubbio .
    Ecco il dubbio e’ il sentimento religioso che e’ insito nel pensiero scientifico .
    Tieni inoltre presente che l’esperienza umana si sviluppa in una realta’ quadrimensionale (cronotopo) che attribuisce significati come " inizio e fine " ma che non e’ detto siano necessariamente universali .
    Quindi anche la creazione ,che necessita logicamente di un creatore , potrebbe essere limitata alla percezione umana ma non necessariamente vera .
    Concludo dicendo che uno scienziato non credente non e’ quindi un’ateo ma semplicemente un’individuo che non ha bisogno di un feticcio per credere in qualcosa .

    paolo




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