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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.49) 10 ottobre 2019 10:33

    Fare un commento è quasi inutile, l’articolo fotografa perfettamente la situazione del paese. Sul come si è arrivati a questi punti richiederebbe invece una analisi lunga e persino difficile. Questo perché gli intrecci politica malaffare- mafiosità in decenni hanno ormai permeato i gangli economico finanziari e istituzionali dell’intero paese in maniera capillare. In estrema sintesi si può solo affermare che questo paese è ormai fuori controllo.

    Ma quello che risulta strabiliante è osservare che un soggetto alla Matteo Salvini, che rappresenta una forza politica (Lega) che si sostanzia al Nord con radici territoriali ed interessi del tutto localistici, riesca a convincere masse di meridionali al suo progetto di potere nazionale. Ennesima conferma che molti dei guai al Sud sono frutto di una mentalità della popolazione meridionale che tende ad essere servile al potente di turno. Sanno che probabilmente verranno fregati, perché tutto sono tranne che degli sprovveduti, ma non possono fare a meno di agganciare il carro del vincitore (o presunto tale).

  • Di paolo (---.---.---.49) 1 ottobre 2019 18:28

    Voglio dire una cosa a Enzo, con il quale mi capita spesso di confrontarmi. I verdi in Italia sono al 2% perché invece di fare battaglie ambientaliste hanno fatto politica in senso lato, anche con scelte a volte molto discutibili. Insomma Alfonso Pecoraro Scagno, che per anni ha rappresentato i verdi in Italia ed in Europa, è stato ministro per le politiche agricole e forestali nel governo Amato e ministro dell’ambiente e tutela del territorio con il governo Prodi, non mi sembra che abbia lasciato un grande segno. Cosi’ come i vari Bonelli, Boato (verdi,verdi sole che ride, verdi arcobaleno ecc..) . E’ finita che la battaglia ambientalista, ognuno nel merito la pensi come vuole, è finita nelle mani del M5S. I verdi in Europa sono altra cosa, hanno una loro identità rappresentativa ben precisa. Poi da noi indubbiamente pesa la scarsa educazione di base in ambito scolastico, oltre al tradizionale menefreghismo italico; ma anche non avere inserito l’ambientalismo in una visione di sviluppo tecnologico. In Italia sono stati percepiti come un partito ( ino) dei divieti tout court. Esattamente la stessa cosa che Salvini imputa al M5S, perché da noi prevale l’istinto al "fare ", magari con tutte le conseguenze che sappiamo sia sul piano ambientale che del codice penale. Greta, con il suo messaggio semplicistico e banalizzante di un fenomeno molto complesso, non aggiunge nulla, anzi toglie.

    ciao

  • Di paolo (---.---.---.49) 1 ottobre 2019 14:45

    Intanto evviva il Sud Tirol. Dunque, che i giovani si appassionino al tema del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente è certamente un fatto positivo. Negativo è invece il modello che ci propone Greta Thunberg. Un modello che istiga alla psicosi di massa per una presunta catastrofe planetaria imminente o irreversibile.

    Nel 2004 il presidente Bush commisionò uno studio al Pentagono top secret. Il risultato fu che prevedevano a partire dal 2020 un disastro climatico di tali proporzioni che avrebbe dato la stura a guerre nucleari per la difesa delle risorse naturali. Non mi sembra che ciò stia accadendo, ma nessuno può a priori escludere che un domani un tizio alla Kim Jong-il lanci un ordigno nucleare su New York e scateni un conflitto nucleare globale. Ma non sarebbe colpa del clima che cambia.

     D’altra parte Nostradamus nelle sue quartine proponeva una serie di profezie che avevano il pregio di essere interpretabili a posteriori perché genericamente probabili. Salvo quando indicò in maniera precisa il 1732 per l’estinzione del genere umano e il 1999 per la fine del mondo. E ricordo ancora, alle soglie della fine del millennio passato, che c’era gente terrorizzata che aspettava la fine del mondo e media che non facevano altro che montare questa psicosi irrazionale.Una sorta di gioco demenziale per menti suggestionabili.

    Il consumismo ed il benessere richiedono un enorme impiego di energia. L’energia prodotta dalla combustione dei fossili, nelle quantità richieste da utenze fortemente energivore, può essere sostituita solo bruciando uranio. Le fonti rinnovabili sono un complemento, importante ma non sostitutivo. E’ chiaro che i processi devono essere ottimizzati al minimo impatto ambientale ed è doveroso puntare su efficientamento e risparmio energetico. Questo è il solo modo per condurre una vera campagna ambientalista e non prefigurando catastrofi che non stanno né in cielo né in terra, per bocca di una ragazzina irosa e aggressiva per fatti suoi.

    saluto

  • Di paolo (---.---.---.49) 29 settembre 2019 18:27

    Siamo patria di evasori fiscali impenitenti ed impuniti (record mondiale assoluto). E’ cosi’ che in questo paese si è costruita la ricchezza privata a danno del debito pubblico che continua a crescere. Un frodatore fiscale, beccato una tantum per un disguido, poi condannato ad una "pena" ridicolmente offensiva, è stato a lungo il premier ed è ancora oggi in pista. Mettere in campo una vera lotta all’evasione fiscale significa perdere consensi di una grande moltitudine di elettori. Ecco perché si fanno gli annunci e poi si strizza l’occhiolino; nessuno vuole pagare dazio. E il bello è che a parole le tasse le pagano tutti; poi senti in tv il tizio che lamenta di avere lavorato una vita, magari riuscendo a farsi una casa per lui e per i figli (storie vere) e però ha una pensione minima. Praticamente una autodenuncia pubblica, per quanto inconsapevole, di essere un evasore fiscale, alla faccia di che le tasse le paga anche per lui. E il bello è che nessuno si accorge, tanto meno i giornalisti di turno, che hanno di fronte un evasore, anzi commiserano la iniquità del sistema pensionitico. Razza di imbecilli o conniventi.

    Questo governo sembra più deciso, almeno sul piano delle intenzioni, di quelli che lo hanno proceduto. Vedremo. Ma l’unico segnale che può dirci che non è la solita boutade è una vera e seria legge "carcere per gli evasori". Senza se e senza ma. Se riescono a farla, e ho dei seri dubbi in proposito, il giorno dopo scatta la protesta "governo manettaro, giustizialista, oppressore delle libertà, inquisitore ecc... " da parte dei soliti noti che stanno li proprio a garanzia che questo non avvenga mai. 

  • Di paolo (---.---.---.49) 26 settembre 2019 16:08

    Il governo del cambiamento presupponeva che tutti coloro che ne facevano parte fossero per il cambiamento. Per esempio riformare la giustizia, che consente ai soliti noti di farla franca ( vedi prescrizione ed intercettazioni), lotta vera all’evasione fiscale puntando sulla informatizzazione, risolvere il conflitto di interessi (tzé!), colpire i privilegi ingiustificati, ridurre il numero di coloro che mangiano a sbaffo con la politica, beni comuni pubblici da sottrarre ai privati succhiasoldi, tagliare le risorse agli sprechi (TAV e altre menate da madamine ) che vanno a solo beneficio della speculazione da parte dei prenditori, ridurre le disparità sociali, una scuola pubblica degna di questo nome, sanità efficiente per chi non può ecc.........

    Però giunti al dunque si è scoperto che una parte, ovvero la Lega, aveva utilizzato il governo come tram per la cattura del paese. Hanno tirato il freno a mano quando il programma cominciava a toccare punti caldi indigesti per la Lega e gli interessi che essa rappresenta; e quando Salvini pensava di avere ormai in pugno la situazione. Per di più tirando l’inchiappettata dei troppi no che riceveva. Una giustificazione "ad usum imbecillis" (maccheronico).

    Comunque, malgrado i ceppi sotto le ruote, non puoi dire che nulla è stato fatto. Forse, ed è un dato sconfortante, ha fatto più e meglio il Conte 1 in quindici mesi che altri governi in 15 anni. Certo dipende dai punti vista.

    Il PIL è un dato di previsione sulla base di indici economici. Se d’un botto rallenta la Germania, che dal 2,5 passa allo 0,5 non puoi pensare che noi rimaniamo un’isola felice. Non confondiamo le promesse con previsioni che dipendono da congiunture internazionali.

    Adesso, visto che ormai sono vecchiotto anchio, se posso permettermi ti suggerisco di "stare sereno " e goderti gli effetti speciali che ci attendono nei mesi che verranno. Adesso abbiamo una Italia viva.

    ciao

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