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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.49) 25 gennaio 2020 18:20

    Enzo, forse non mi sono spiegato bene.

    Una cosa è il clima globale, legato ad un andamento periodico su scala geologica e che investe meccanismi complessi non controllabili dall’uomo. Altra cosa sono i microclimi indotti da situazioni puntuali. Certo che la pianura padana è una camera a gas. Nella Milano di cinquanta anni fa se uscivi con la camicia bianca alla sera il colletto era nero. Quindi chiaro, e ci mancherebbe altro, che non bisogna rinunciare a politiche ambientaliste, a ripensare i modelli di sviluppo, soprattutto energetico, fino ai comportamenti individuali. I fenomeni antropici, come soprattutto la combustione dei fossili, sono una concausa ma non sono affatto determinanti nelle mutazioni climatiche su scala planetaria. Quello che Greta sta sdoganando è che l’uomo sia la causa principale e che è sufficiente mettere pannelli solari o impianti eolici per risolvere il problema. Non è cosi’ e non sarebbe neppure possibile modificando radicalmente gli stili di vita, tipo un ritorno alla vita rurale, da mulino bianco per capirci; sempre ammesso e non concesso che ciò sia possibile . Poi è chiaro che tutto è business. Anche il ritorno al nucleare (bocciato) sarebbe stato business. Offriva la più valida e concreta alternativa alla decarbonizzazione, grazie ad un fattore di potenza che nessuna altra fonte energetica può offrire, ma poneva un’altra serie di grosse problematiche, che metterle in mano ad una classe politica come la nostra, sarebbe stato un salto nel buio. Questa ragazza, assolutamente strumentalizzata, sta creando una psicosi ambientalista senza alcun senso. E guarda che non è che le fonti scientifiche siano slegate da determinati interessi, anche geopolitici. Tuttavia, a parte la assoluta diversità di posizioni, la stragrande maggioranza del mondo scientifico accreditato non si identifica certamente nel messaggio che ci propina Greta.

    saluto

  • Di paolo (---.---.---.49) 25 gennaio 2020 10:59

    E poi mi permetto di aggiungere che Tangentopoli è esistita perchè c’erano ( e ancora ci sono) le tangenti. Un fenomeno politico e socio culturale che ha drogato la nostra economia. Alle tangenti è simbioticamente legata la corruzione che ha prodotto un sistema politico che ha protetto l’arrichimento privato (soprattutto favorendo evasione ed elusione fiscale) a danno del debito pubblico (boom con Craxi- lo "statista" secondo il tentativo di revisionismo in corso). Le nostre grandi imprese hanno tratto estremo beneficio da questo "sistema economico", con ricavi privati e scaricando i costi sui cittadini ( FIAT FCA docet). Il risultato è che oggi abbiamo una macro imprenditoria predatoria abituata ai corridoi del "palazzo", mentre le medio-piccole imprese ( 90% del pil) faticano a trovare il credito, grazie ad un sistema bancario tossico che ha regalato soldi agli amici degli amici, mentre pretendeva il sangue dai comuni mortali. 

    Il "riscaldamento globale " è una emerita balla che serve per orientare il business, che ora si chiama Green New Deal. Su questa linea iniziative estemporanee tipo vietare la circolazione ai diesel Euro 6d ( certamente più PM10 ma meno CO2 quindi ?!|). Difatti dal 2000 al 2015 la temperatura globale è scesa di 0,2 °C, ma ormai è Greta che orienta il "pensiero scientifico universale ".

    Che dici Enzo, come polpettone niente male, vero? Ogni tanto mi capita.

    saluto

  • Di paolo (---.---.---.49) 24 gennaio 2020 17:56

    Giuro che non capisco questo signore di fede leghista a chi si stia rivolgendo, "Voi .... il nuovo Hitler.. razifascismo.. Brumotti .. tutti laureati alla Sapienza .... " (?!).

    Allora ( a questi punti confesso che sono un chiromante sotto mentite spoglie ) e voglio dedicargli la seguente profezia: La lega (centrodestra ) perde sia in Emilia Romagna che in Calabria, il governo Conte va fino a fine legislatura, Salvini va in letargo e lo ritrovano a primavera sulla spiaggia del Papeete abbracciato con Renzi. Berlusconi rimane sempre Berlusconi, ovvero mummificato vivo, mentre della Meloni si son perse le tracce, alcune voci dicono che si sia data al cabaret. I cinquestelle cambierano nome in cinquestalle.

    Va bene ? Mi sembra di essere stato coerente.

    saluto.

  • Di paolo (---.---.---.49) 24 gennaio 2020 13:48

    Poi si lamentano che vengono censurati. Comunque caro amico leghista ti faccio notare che Salvini è stato per 1,5 anni ministro degli interni, ovvero fino a pochi mesi orsono. Capisco che se uno gira in lungo e in largo a fare propaganda come ministro della paura o a bere mojito al Papeete, poi non ha tempo per dedicarsi ad altro, ma come mai ci sono ancora in giro spacciatori? Ma come mai ? Capitan padania non doveva sbatterli tutti in galera in un nanosecondo ?

    O no?

  • Di paolo (---.---.---.49) 23 gennaio 2020 23:40

    Al netto della censura, voglio dare una risposta all’interlocutore che propone una sua analisi a largo spettro. E’ del tutto plausibile e naturale che, per quanto l’Emilia Romagna sia una regione vetrina, ci sia voglia di cambiamento perchè evidentemente non sono tutte rose e fiori. Quindi è non solo legittimo ma anzi auspicabile un cambio di guida perché 70 anni dello stesso colore politico creano un sistema di potere, una coacervo di interessi e una rete di rapporti interpersonali che poco o nulla hanno a che vedere con la democrazia dell’alternanza. Io vivo in un comune della Toscana amministrato per 70 anni dalla sinistra, sono di tradizione e cultura di sinistra ma ho votato il M5S. Se non ci fosse stato il M5S, mi sarei astenuto, come ho fatto per oltre due decenni, perché mai e poi mai avrei potuto dare il mio voto a Berlusconi o ai suoi compagni di ventura. E’ una questione di principio e di valori che vanno oltre una valutazione meramente di carattere amministrativo.

    Ciò detto il punto è valutare chi sono i nuovi che aspirano a prendere il timone e quale credibilità e profilo hanno. E su questo che non sono daccordo. Se il leader che rappresenta l’alternativa è Matteo Salvini o la sua delegata Borgonzoni, il minimo sindacale è quello di schierarsi dalla parte opposta, a meno di non votare. Insomma meglio mantener la dritta via che inoltrarsi per una selva oscura .

    Spero di essere stato chiaro.

    saluto

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