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Rocco Di Rella

Laureato in Economia – Animato da passione civile – Attento a cogliere lo sviluppo storico degli eventi – Allergico alla militanza politica

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  • Primo articolo martedì 01 Gennaio 2009
  • Moderatore da venerdì 08 Agosto 2009
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Ultimi commenti

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.104) 27 marzo 2018 13:01
    Rocco Di Rella

    Un coacervo di contestazioni contraddittorie. Il presidente Napolitano, da vero patriota qual è, ha cercato di agevolare l’approvazione di riforme istituzionali che aspettiamo da oltre trent’anni. Forse, da parte sua, c’è stata qualche forzatura in questo senso, ma il suo Fine è stato nobile e patriottico. Purtroppo, la realizzazione di quelle riforme è stata presa in carico da Renzi, che ha commesso errori grossolani nel gestire la campagna referendaria e non solo quella. Renzi non ha spacchettato la modifica costituzionale in più disegni di legge omogenei, non ha cercato le necessarie alleanze politiche per allargare il consenso al suo disegno riformatore, ha personalizzato la campagna referendaria e ha associato alla riforma costituzionale una legge elettorale ipermaggioritaria e incostituzionale. Questi errori politici gravi hanno compromesso l’approvazione della riforma costituzionale (per la quale ho convintamente votato Sì). Di questi errori Napolitano non ha alcuna responsabilità. Anche le accuse di "liberismo" a Napolitano fanno abbastanza ridere. Uno Stato con un rapporto debito/PIL oltre il 130% non ha grandi alternative al risanamento finanziario e all’equilibrio dei propri conti. I conti in ordine non sono un’imposizione dei poteri forti, delle banche, dell’Europa, della massoneria e via cazzeggiando. I conti in ordine sono una necessità. Non mi sembra nemmeno che gli ultimi governi abbiano fatto tagli insostenibili della spesa pubblica. Qualcosa fece 5-6 anni fa il governo Monti, ma, in seguito, l’Italia ha prevalentemente beneficiato dei bassi tassi d’interesse determinati dalla politica monetaria espansiva della BCE. Il governo Renzi ha fatto sicuramente una cosa buona e giusta col taglio delle tasse di 80 euro al mese per i redditi più bassi. Ma ha commesso due gravi errori sul fronte delle politiche sociali: 1) la riforma del mercato del lavoro (o jobs act) è stata fallimentare, perché ha ridotto le tutele dei lavoratori a tempo indeterminato, senza disincentivare il lavoro precario, col risultato di regalare soldi alle imprese e di creare più precariato; 2) solo dopo il referendum del dicembre 2016, il centrosinistra si è posto il problema di avviare la lotta alla povertà con il Reddito d’Inclusione varato dal governo Gentiloni. Il maggior precariato prodotto dal giobbatto e il tardivo sostegno alle persone economicamente disagiate hanno portato via milioni di voti al centrosinistra. Anche questi errori fatico a ricondurli alla persona di Giorgio Napolitano. In ogni caso, voglio vedere cosa faranno i vincitori delle elezioni del 4 marzo in materia di riforme istituzionali, di lotta al precariato e alla povertà. Vedremo se sapranno fare di meglio. Ora tocca a loro, all’accozzaglia del NO, governare e provare a risolvere i problemi. Le scuse sono finite e non c’è più Matteo Renzi, il loro pallone da pugilato che si sono divertiti a scazzottare negli ultimi anni. Prego signori, accomodatevi!

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.150) 2 marzo 2018 21:46
    Rocco Di Rella

    Errata corrige: io me la prendo

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.150) 2 marzo 2018 21:45
    Rocco Di Rella

    No, no, io me la prende con lei che mente spudoratamente! Le rapine sono in calo: https://www.agi.it/fact-checking/fu... --- Dite le stesse scemenze di Berlusconi! Siete i suoi eredi. Forza Italia è il prodotto di una ditta milanese specializzata nella commercializzazione TELEVISIVA dei suoi emissari politici. Il M5S è il prodotto di una ditta milanese specializzata nella commercializzazione DIGITALE dei suoi emissari politici. Con una differenza: per Forza Italia il prodotto della commercializzazione e il proprietario della ditta coincidono, mentre per il M5S il prodotto della commercializzazione e il proprietario della ditta sono due entità distinte. Del resto, come si potrebbe mai votare per Giandavide Casaleggio, figlio di Gianroberto, sconosciuto alla maggioranza, se non alla totalità degli elettori??? Siete fatti con lo stampo: vi nascondete dietro nomignoli (nick names) ridicoli, credete di essere dei sapientoni, siete mediamente molto ignoranti e votate per persone (Di Maio) più ignoranti di voi. Ve lo scrive e sottoscrive uno che ha guardato con simpatia al M5S quando è nato, ma poi ne ha preso le distanze quando ha capito la sua natura di continuatore del peggiore qualunquismo e plebeismo italico.

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.78) 2 marzo 2018 17:09
    Rocco Di Rella

    Ma quale sensazione d’insicurezza d’Egitto!!! Anche la rapine sono in calo; non crollano come gli omicidi, ma calano!!! L’emergenza sicurezza (o emergenza criminalità) è un’invenzione dei razzisti! E i crimini informatici non li fanno certo gli immigrati, ma gli italiani!

  • Di Rocco Di Rella (---.---.---.78) 2 marzo 2018 17:03
    Rocco Di Rella

    Nella sua colossale ignoranza, lei ignora che le leggi finanziarie le ha fatte e le fa il parlamento italiano. Il rapporto debito/pil desiderato dall’Europa è il 60%. Questo rapporto è sceso quando al governo c’è stato il centrosinistra (nel 2007, grazie a Padoa Schioppa, era sceso sotto il 100%), mentre è salito quando al governo c’è stato il centrodestra. Il debito, in rapporto al pil, lo ha fatto salire uno schieramento nazionalplebeista (il centrodestra) che, al pari dei grillini, se ne strafrega della disciplina fiscale e finanziaria. Consideri poi che, nel 2007-08, c’è stata una crisi finanziaria internazionale originatasi negli USA e propagatasi nel resto del mondo, non certo per colpa dell’Europa, dell’Euro, della BCE o della Commissione europea. Documentarsi prima di sparare idiozie!

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