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Renzo Riva

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  • Di Renzo Riva (---.---.---.8) 15 gennaio 2011 17:05
    Renzo Riva

    Però dico che l’Italia non è un Paese e meno che meno una nazione e dello Stato neanche di necessità.
    Nonostante la riscoperta del "valore patrio" da parte dei PDini.
    Unico Paese al Mondo dove si mette a referendum se permettere di operare ad un agente economico (fiat) alle condizioni che ritiene non più contrattabili.
    .
    Provo a tracciare una serie di condizioni per permettere ad un operatore economico di fare impresa in Italia.
    .
    1) Certezza del diritto;
    2) certezza dei costi: del lavoro e fiscali;
    3) certezza di governabilità dell’unità produttiva, commerciale e altro.
    .
    Mancando anche solo una di queste condizioni nessun operatore economico degno di questo nome investirebbe un centesimo di kopeco delle sue attività finanziarie.
    .
    Marchionne vattene!
    Sei un manager troppo serio e capace per giocare questa partita a carte truccate, a meno anche tu non possieda anche tu degli assi nelle maniche.

    Però dico che l’Italia non è un Paese e meno che meno una nazione e dello Stato neanche di necessità.
    Nonostante la riscoperta del "valore patrio" da parte dei PDini.
    ...Unico Paese al Mondo dove si mette a referendum se permettere di operare ...ad un agente economico (fiat) alle condizioni che ritiene non più contrattabili.
    .
    Provo a tracciare una serie di condizioni per permettere ad un operatore economico di fare impresa in Italia.
    .
    1) Certezza del diritto;
    2) certezza dei costi: del lavoro e fiscali;
    3) certezza di governabilità dell’unità produttiva, commerciale e altro.
    .
    Mancando anche solo una di queste condizioni nessun operatore economico degno di questo nome investirebbe un centesimo di kopeco delle sue attività finanziarie.
    .
    Marchionne vattene!
    Sei un manager troppo serio e capace per giocare questa partita a carte truccate, a meno anche tu non possieda anche tu degli assi nelle maniche.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.235) 13 gennaio 2011 01:37
    Renzo Riva

    Cosa dirti Marco Nurra studia ancora e informati.
    Vuoi sapere perché sono morti alla Thyssen-Krupp?
    Per ora quanto scritto tempo fa poi il resto.

    Scritto e pubblicato come articolo su Agoravox il 27 Novembre 2009

    Pubblicato come lettera su: "Il Gazzettino", giovedì 03.01.2008, nel fascicolo del Friuli a pagina XIII a mia firma. 

    Ed anche le più alte cariche dello Stato
    continuano a ciurlare per il manico
    facendo tanta "ammuina".
     
    Consentitemi una considerazione sulle morti per infortunio sul lavoro, incidenti domestici, incidenti stradali e sulle prese di posizione di esponenti sindacali successive ai gravi fatti riportati dalla cronaca. L’incipit potrebbe essere: piangere il morto per imbrodare il vivo!
     
    Più banalmente, anche in casa ne succedono di tutti i colori. E non mi riferisco solo alle donne ammazzate dagli uomini (l’inverso succede, ma più raramente), ma proprio agli incidenti domestici. Secondo l’Istat ne muoiono di più cadendo dalla scala per pulire i vetri che nei cantieri. In base agli ultimi dati disponibili dell’Istituto nazionale di statistica, pubblicati nel 2001, in Italia avvengono ogni anno 3 milioni 672mila infortuni in ambito domestico, di cui mediamente si registrano 8mila mortali. Sono circa 7mila le morti sulla strada e circa 1.300 le morti sul lavoro.
     
    Conclusione? Potenza dei numeri. Nell’anno 2005 i 6 milioni di lavoratori esposti a rischio (ovviamente non gli impiegati, a cui al massimo può cadere un faldone sul piede) hanno generato all’incirca gli stessi morti. I morti sui luoghi di lavoro, al netto dei 638 riconducibili a incidenti stradali in itinere, sono 642. Il numero di decessi sulle strade è dunque molto più alto di quello all’interno dei luoghi di lavoro. Si può dunque concludere che la probabilità media di morte per ogni ora dedicata agli spostamenti su strada è fra 20 e 30 volte superiore alla probabilità di morte che si registra mediamente in un’ora trascorsa sul posto di lavoro.
     
    I 35 milioni di utenti della strada hanno generato una cifra superiore ai 7.000 morti; i milioni (dato non disponibile) di lavoratori domestici, casalinghi/e e altri, hanno generato oltre 8.000 morti.
     
    Secondo voi chi è sottoposto al maggior rischio? I morti sui luoghi di lavoro, sono 642 e non 1.280 perché 638 sono riconducibili a incidenti stradali in itinere al luogo di lavoro. Comunque troppi. Ma di chi è la responsabilità?
     
    Una considerazione finale sul fatto accaduto alla Thyssen Krupp, le acciaierie di corso Regina Margherita a Torino. Ma i sindacalisti delle Rsu cosa facevano? E gli altri "distaccati", piuttosto che sindacalisti, sembrerebbero quasi un esercito di 44.000 travet piuttosto che persone "distaccate" appunto per tutelare il mondo del lavoro.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.96) 11 gennaio 2011 23:27
    Renzo Riva

    @ vitof

    Era per caso su Marte quando la sola maggioranza prodiana modificò il titolo V della costituzione?
    In quel caso è stato tenuto conto dell’opposizione?
    Era una legge costituzionale non un decreto milleproproghe.

    L’elezione del capo dello stato senza alcun accordo con l’opposizione?
    Rammenta?

    Ha per caso la memoria labile?
    Allora si astenga dal fare brutte figure e non la faccia più fuori dal vasino.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.181) 6 gennaio 2011 14:49
    Renzo Riva

    http://www.world-nuclear-news.org/NN-Chinese_government_approves_reactor_projects-0501114.html

    NEW NUCLEAR

    Governo cinese approva progetti di reattori
    5 Gennaio 2011

    China National Nuclear Corp (CNNC) ha ricevuto l’approvazione governativa per cominciare il lavoro preliminare su quattro nuovi reattori nucleari di potenza: due al sito esistente Tianwan nella provincia di Jiangsu e due presso il nuovo stabilimento Xudabao nella provincia di Liaoning.

    L’approvazione venuto dal sviluppo e la riforma della Commissione (NDRC) e dovrebbe portare alla costruzione di Tianwan 3 e 4 (fase II della pianta) e le prime due unità di Fase I del Xudabao.

    A Tianwan, CNNC sarà la costruzione di due 1.060 MWe russo fornito VVER-1000 reattori ad acqua pressurizzata, a fianco del due di tali apparecchi esistenti sul sito. Un contratto per la progettazione di Tianwan 3 e 4, è stato firmato nel settembre 2010 tra la controllata CNNC Jiangsu Nuclear Power Corporation e Atomstroyexport, e il contratto di costruzione generale è stato firmato nel novembre 2010. In primo luogo concreto per l’unità 3 è prevista per essere versato nel dicembre del 2012, mentre il calcestruzzo per unità 4 inizia ad essere versato nel mese di agosto 2013, CNNC detto.

    Il primo reattore a Tianwan è stato messo in esercizio commerciale nel mese di giugno 2007, con il seguente secondo tre mesi dopo. L’impianto è infine atteso a casa otto reattori, sebbene unità 5 a 8 sono probabilmente più ampia unità VVER-1200.

    Nel frattempo, CNNC inizierà i lavori sulla fase I (unità 1 e 2) del nuovo impianto Xudabao su Hulu in Xicheng Island City, nella provincia di Liaoning costiere. La costruzione della prima unità a Xudabao è previsto l’avvio nel settembre di quest’anno. L’impianto sarà poi composto da sei reattori AP1000.

    CNNC di Liaoning Nuclear Power Co proprietaria dell’impianto, e il contraente generale è China Nuclear Power Engineering. Datang Cina detiene il 20% delle azioni di progetto Xudabao, mentre lo sviluppo dello Stato e Investment Corporation detiene il 10%.

    In una dichiarazione, CNNC ha detto che l’approvazione per il lavoro preliminare sulle quattro nuovi reattori ‘indica che i due progetti di energia nucleare sono entrati in una fase cruciale per il digiuno di merito, di sviluppo sicuro ed efficiente del gruppo nucleare e al suo contributo allo sviluppo di energia nucleare della Cina.

    Ricercato e scritto
    dalla World Nuclear News

  • Di Renzo Riva (---.---.---.181) 6 gennaio 2011 14:36
    Renzo Riva

    Damiano Mazzotti ha scritto il 31 dicembre 2010 11:04

    Alcune grandi aziende chiudono e altre chiuderanno e saremo meno dipendenti e ricattabili per i grandi stock.. 

    Davvero demenziale augurarsi la deindustrializzazione del Paese per non essere dipendenti dall’energia elettrica.


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