Scacco matto al nucleare

par Antonio Meraglia
giovedì 30 dicembre 2010

In questi giorni sulle principali reti nazionali ha avuto inizio la campagna sulle centrali nucleri.

Da qualche giorno in televisione gira uno spot pubblicitario sul nucleare dove due gemelli si affrontano in una partita a scacchi, ad ogni mossa corrisponde un pensiero completamente opposto in cui vengono date giustificazioni favorevoli o contrarie all’utilizzo dell’energia nucleare.

Ecco lo spot:

Sino a qui nulla di particolare, sembra uno spot come tanti altri dove vengono esposte le possibili motivazioni a favore o meno dell’utilizzo dell’energia nucleare, se non fosse che ad un occhio più attento si nota qualcosa di strano.

Ora il messaggio dovrebbe essere che noi abbiamo completa libertà di scelta, che possiamo valutare con tutta tranquillità se scegliere o meno di fare un passo dal quale non si tornerà più indietro.

Eppure alla fine dello spot ci rimane una sensazione un po’ particolare, il gemello favorevole al nucleare ci sembra più saggio, più forte, più deciso, più positivo, mentre l’altro ha in se un alone di negatività quasi palpabile.

Vai a guardare con più attenzione e noti che il gemello favorevole al nucleare usa i pezzi bianchi, tradizionalmente i più forti negli scacchi, quelle che iniziano e dettano il gioco.

Mentre l’altro adopera i pezzi neri, più difensivi, chiusi e senza apparente idea di che stia facendo. Tanto è vero che lo spot si conclude con la regina bianca che minaccia il re nero.

Un caso? Non direi visto che a promuovere la campagna sono state Confindustria, Edf, Ansaldo Nucleare, Sogin, grandi imprese interessate all’enorme giro di denaro che un investimento del genere in Italia comporterebbe.

Una campagna molto subdola a favore del nucleare che punta a convincerci dell’utilità di una spesa che graverà sul nostro Paese per generazioni, senza contare che ci sono tantissime alternative al nucleare, come il fotovoltaico per esempio, che sfrutta l’energia pulita del Sole e non produce scorie che potremo smaltire forse fra qualche secolo.

Ora questo articolo non vuole essere una discussione su cosa sia meglio fare per il nostro futuro, ma vorrei solo farvi riflettere su come la comunicazione venga utilizzata in modo molto particolare, con messaggi studiati attentamente per entrare nella nostra sfera emotiva, nel tentativo di convincere gli indecisi che il nucleare rappresenta la soluzione a tutti i nostri problemi.


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