Caro paolodegregorio ,mi capita molto spesso di condividere i tuoi articoli ,questo invece mi lascia un po’ perplesso per queste considerazioni :
La ricchezza in se non è un disvalore e non va demonizzata a meno delle seguenti due condizioni :
a) eccessiva o tale da condizionare gli equilibri democratici .
b) di origine illecita
Per quanto attiene invece alla riforma dei processi economici su altre "basi " sarebbe opportuno che tu ci specificassi quali dal momento che il nostro paese è inserito in una economia globalizzata che "impone " determinate regole ,a meno ovviamente della autarchia che mi sembra quantomeno anacronistica oltre che demagogica.
Sulla autonomia energetica invece l’obiettivo è assolutamente irragiungibile , dal momento che le rinnovabili non possono per loro stessa natura sostenere una economia industriale e questo paese non dispone di risorse energetiche naturali come gas e idrocarburi .Quindi bando alle illusioni.Soltanto il nucleare ,per quanto anch’esso risorsa di importazione ,avrebbe consentito di ridurre la dipendenza dai fossili . E’ stato bocciato ed è meglio cosi’ per un insieme di ragioni contingenti.Vedremo nei prossimi decenni , per chi avrà la fortuna di esserci , se è stata una scelta giusta e come sarà la situazione energetica di questo paese.
Molto invece si potrebbe ancora fare sul fronte alimentare se ,per esempio ,il mezzogiorno di Italia venisse dotato di opportune infrastrutture , ma qui siamo alle chimere , dal momento che invece di sistemare gli acquedotti colabrodo si pensava al ponte sullo stretto.
ciao