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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.121) 8 aprile 2014 14:22

    Dopo la "retata " degli indipendentisti veneti che stavano progettando , con grande disprezzo del ridicolo ,una azione "eclatante" con tanto di tank casereccio , sui talk show nostrani ,vedi in particolare la " Gabbia " di Paragone , sta passando l’idea che in fondo si tratta di buontemponi inocui , di nostalgici del gonfalone di Venezia , che andrebbero rimessi subito in libertà .Nella stessa trasmissione ho sentito affermare che il Veneto è una delle regioni fiscalmente più virtuose ,senza che il conduttore e gli altri invitati battessero ciglio . Alla faccia della corretta informazione !!

    Il fenomenale Matteo Salvini , che come background culturale vanta 12 anni di fuoricorso universitario con un saldo di soli 5 esami dati (dicasi cinque - mantenuto dai genitori ?!!! ) , è arrivato a minacciare l’occupazione delle prefetture se non verranno immediatamente rimessi in libertà .
    In un paese serio un parlamentare europeo che istiga alla violenza ( in questo caso all’insurrezione ) verrebbe immediatamente chiamato a renderne conto .Ma noi , come ben noto ,non siamo un paese serio .

    Malgrado gli aspetti folcloristici , probabilmente accentuati dall’elevato tasso alcolico e da un non formidabile curriculum culturale dei protagonisti, concordo con Troiano che il fenomeno non va assolutamente sottovalutato . E la ragione di fondo è che il malessere è reale e ha raggiunto un livello di criticità assoluto. Se le istituzioni centrali continueranno a menare il can per l’aia prima o poi esploderà ,coinvolgendo anche altre parti della penisola.

  • Di paolo (---.---.---.121) 7 aprile 2014 23:55

    Sei stato chiaro ma non sei convincente .
    Benissimo le analisi sociologiche e le interazioni storico politiche con il passato , ma il punto è che l’antipolitica , che comunque non si identifica con il secessionismo , è il frutto dell’assenza e/o del gattopardismo della politica degli ultimi decenni . Non risolvendo il problema Sud si è creato , per effetto simpatico , il problema Nord . Le pratiche politiche (volute in primis dalla DC ) di spalmare sul territorio nazionale mafiosi e ’ndranghetisti hanno inquinato regioni che non conoscevano fenomeni di questo genere . Ed è stata una chiara scelta politica voluta da istituzioni che dalle mafie ricevevano i consensi per governare .

    Per quanto concerne il secessionismo , nessuno nega che pulsioni , in determinate aree siano sempre esistite (pure la Sicilia non ne è esente ),ma a parte il fatto che è un fenomeno pur sempre ascrivibile ( per ora )ad una stretta minoranza , tuttavia non si può negare che il malessere a cui stiamo assistendo è legato unicamente a motivazioni economiche e ad una fiscalità generale che , per ragioni di equilibri nazionali , necessariamente penalizza le aree più produttive .
    E per quanto io non abbbia alcuna simpatia non mi sento neanche di accusarli di egoismo territoriale , né tanto meno di razzismo fine a se stesso.

    Ergo gli ideologi e i propagandisti del secessionismo stanno cinicamente sfruttando questo malessere per portare farina al loro sacco.
    La dimostrazione è che questi indipendentisti del Veneto come primo provvedimento intendono adottare lo "sciopero fiscale " .
    D’altra parte la prova del nove che questo fenomeno sia poco attinente al corso storico culturale e molto al dato economico contingente è il fatto che nei decenni in cui il Veneto marciava con incrementi a doppia cifra , a parlare di secessione erano soltanto quei quattro fessachiotti che conosciamo e che sanno niente di storia e cultura ma hanno cervelli fini per riempirsi le tasche.
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.121) 7 aprile 2014 19:24

    Solita situazione , ovvero nulla di nuovo sotto il sole .

    Un paio di anni fa mi sono speso (su questo blog ) con articoli e commenti che miravano non a sostenere il nucleare a prescindere (per inciso ho votato contro il nucleare nel referendum ma solo per motivi che esulavano dalla sua validità intrinseca ) .
    In molti casi fornii calcoli minuziosi che mettevano in evidenza come le energie rinnovabili ,(soprattuto il fotovoltaico ) a causa della loro intermittenza e dei bassi rendimenti (caratteristiche che si compendiano con il termine di "fattore di carico " ) , non potevano assolutamente competere con il nucleare . Per avere un rendimento teorico pari ad una centrale elettronucleare da 2 GW bisognerebbe pannellare centinaia di campi di calcio ,ergo problema legato all’abnorme impegno di territorio , senza contare i problemi legati alla elettrificazione secondaria . Ho pure affrontatato il problema delle scorie (stoccaggi e riciclaggi )e la possibilità a portata di mano di utilizzare cicli produttivi diversi dall’uranio (vedi torio moltopiù abbondante e con scorie ridotte di un fattore 10 ) . Ho pure confutato la tesi che le rinnovabili fossero esenti da fenomeni di inquinamento ,soprattutto nei casi di smaltimento ma anche ,come nel caso dell’eolico , per la produzione di campi elettromagnetici a bassa frequenza inquinanti ,in aggiunta all’evidente impatto ambientale .

    Ma il mio scopo non era convincere nessuno , cercavo soltanto di riportare la discussione su un piano di obiettività e di rigore scientifico ,soprattutto a fronte di articoli e commenti che descrivevano le catastrofi in Francia e Germania ,le leucemie infantili ( l’Italia denuclearizzata è al 1° posto in Europa) ,il rapporto KiKK , una bufala incredibile ,le rane e i vitelli a due teste e via dicendo ...... Sono stato letteralmente insultato .
    Poi il Giappone e apriti cielo . Gli ecoterroristi ( non sempre disinteressati ) che impervesavano (ed evidentemente ancora imperversano ) mi hanno aggredito ancora di più . La loro predizione era di milioni di morti ,oceani inquinati , cieli cupi ; mi sono permesso di dire che era una balla e allora mi hanno iscritto al club dei nuclearisti (ovviamente pagato da Enel ecc.. ) .

    Intanto l’Italia è l’unico paese d’Europa con un costo dell’energia che è il 30-40 % superiore alle economie concorrenti e l’occupazione precipita perché le industrie delocalizzano.

    Adesso è il turno di D’Urso che dovrà pupparsi l’ardore demagogico di chi parla di cose che assolutamente non conosce ma solo perché imbeccato dal santone di turno .
    A D’Urso voglio solo dire che il nucleare deve essere internazionalizzato e assolutamente tolto da mani private .Tepco insegna .
    saluti.

  • Di paolo (---.---.---.121) 6 aprile 2014 19:22

    O sono io che scrivo in maniera incomprensibile o sei tu che ti rifiuti di vedere la realtà .

    Il titolo dell’articolo è : Da dove vengono gli umori secessionisti del Veneto . Manca il punto di domanda perché Giannuli spiega la sua versione dei fatti , facendo una cronistoria politica .
    Ma davvero tu e Giannuli pensate che il mondo leghista sia cosi’ acculturato da trarre la loro ispirazione secessionista da una analisi storico politica della società italiana dopo l’unificazione ?
    A parte Gianfranco Miglio ,il teorico della prima ora , veramente pensate che questi trogloditi abbiano somatizzato il loro pensiero secessionista sulla base di analisi evolutive della società italiana ? State scherzando !?

    Il motivo scatenante è soltanto quello economico . I veneti e i lombardi (ma non solo ) ritengono che non sia più possibile sobbarcarsi il peso di un Sud al traino . In tempi di vacche grasse la cosa era sotto traccia ,con l’attuale crisi è esplosa e andrà sempre peggio.

    Mi chiedi di citarti un paese (partendo dall’Europa ) che abbia una totale omogeneità economica . E’ una domanda pleonastica ,senza senso . Forse la Svizzera o l’Austria ma certamente neanche la Germania ,la Francia o l’Inghilterra . Il punto però è l’entità del differenziale economico , che in Italia sta nel rapporto 1: 3 e anche 1: 4 in certe aree del paese e,soprattutto ,il fatto che nessuna nazione ( del mondo avanzato ) ha un terzo del paese fuori dal controllo dello Stato e governato da istituzioni colluse con le mafie .
    Hai fatto un mix tra leghismo , fascismo , lobbismo e fenomeni mafiosi . A parte il fascismo che ha un fondamento storico ideologico ,gli altri sono tutti fenomeni legati ad interessi economici o di controllo territoriale .
    La mafia (leggi ’ndrangheta ,camorra ecc... ) non è arrivata al Nord piovendo dal cielo e se mi citi il berlusconismo cadi dall’albero come un pero perché è legato a doppio filo con questi fenomeni , a partire dalla fondazione di Forza Italia ( Dell’Utri , Mangano ecc.... ) .
    ciao

  • Di paolo (---.---.---.149) 5 aprile 2014 19:32

    Non c’entra nulla il qualunquismo leghista . E’ la fotografia asettica di una realtà che è sotto gli occhi di tutti . Poi che ci siano responsabilità storiche generali dall’unificazione ad oggi è un altro paio di maniche . Questo compito lo lascio agli storici e difatti non ho criticato l’analisi di Giannuli ,ho solo detto che mancava l’elemento chiave sul quale si è innestata la propaganda leghista .
    Semmai a colpa della Lega è stata (ed è ) quella di avere derubricato un fenomeno sociale reale al rango di pagliacciata da baraccone , caricandola di simbolismi e di contenuti ideologici che hanno stravolto i significati.

    Più si apre la forbice tra Nord e Sud e più questi fenomeni tenderanno a diffondersi e a radicalizzarsi , non ci sono santi . Dalla rinascita culturale ed economica del Sud dipendono le sorti dell’intero paese .
    Capisco che è dura da digerire per chi è nato e vive nel Sud , soprattutto per chi combatte ogni giorno contro il malessere sociale e la piaga della malavita organizzata , ma non è con il negazionismo che si risolve un problema che ,ripeto , è di tutta evidenza.
    ciao

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