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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.49) 31 dicembre 2017 11:40

    Travaglio, piaccia o non piaccia, è un bravissimo giornalista. Su questo non ci piove. Semmai il problema sono quelli che si travestono da giornalisti per fare altro.
    Che la signora Annibali si sia candidata nel PD credo non freghi a nessuno, cosi’ come non mi meraviglio assolutamente del fatto che Renzi sfrutti la triste vicenda personale della Annibali per attaccare la sua spina nel fanco. Renzi si attacca a tutto, in attesa (speriamo ) che si attacchi al tram.
    Mi sorprende invece, e non poco, che una brava giornalista (indipendente) come Emilia, che stimo e seguo da anni, si trovi d’accordo con Travaglio " per una volta " (?!!). E perché non due o tre o forse quattro ?. Che non significa ovviamente essere d’accordo su tutto quello che dice o scrive, ci mancherebbe.
    Come si fa, in un paese infestato da politicanti pentolari ( vedi il sopra citato), fraudolenti erotomani compulsivi che usano la politica per scopi personali, cinque mafie ufficialmente registrate + Chiesa cattolica con quello che ne deriva in termini di laicità dello Stato, ad essere d’accordo con Travaglio solo "per una volta" ?
    Anche non volendolo è impossibile.
    Un caro saluto.
    Paolo

     

  • Di paolo (---.---.---.49) 11 dicembre 2017 09:49

    Totalmente d’accordo con pv21.

  • Di paolo (---.---.---.49) 7 dicembre 2017 14:44

    Lecito dubitare.
    Non credo che interessi a nessuno se il proprietario di Amazon è uno degli uomini più ricchi del mondo, mentre dovrebbe essere compito della politica e delle istituzioni vigilare sul rispetto delle leggi, specie in materia fiscale, e della dignità dei lavoratori, cosa che non mi sembra nelle corde dei nostri governanti.
    Gli stessi e- commerce internazionali che operano in Italia, operano in tutto il mondo.
    Il successo di Amazon (vale per ebay ecc.. ) sta nella comodità di avere a portata di click qualsiasi oggetto di interesse, potendolo visualizzare e valutare stando comodamente di fronte ad un pc. A prescindere dalla convenienza del prezzo che comunque, da acquirente abituale ( soprattutto Amazon- ebay ), posso confermare quasi sempre alquanto vantaggioso.
    Il servizio consegna, nel caso poi specifico di Amazon, specie in modalità "prime", è quasi in tempo reale, ovvero paragonabile ad un acquisto diretto.
    Come in ogni transazione commerciale non si è esenti dal rischio di merce difettosa. Nei rari casi che mi sono capitati i rimborsi sono stati rapidissimi.
    Certo verissimo che le recensioni vanno prese con le molle, ma ho potuto constatatare moltissime recensioni a due stelle se non perfino una, quindi estremamente negative. Ergo deduco che il caso di Elena sia da derubricare come fatto singolare.
    Poi sulle implicazioni di carattere etico e sociologico si aprirebbe tutto un capitolo a parte.

  • Di paolo (---.---.---.49) 30 novembre 2017 17:50

    La verità è una chimera ma di sicuro i media nazionali, escluso rarissime eccezioni, sono congegnati, strutturati ed eterodiretti per trasformarla o nasconderla.
    Preferisco di gran lunga districarmi tra la selva di fake news (vere o fasulle) che prendere per buono tutto quello che passa il convento.
    Il punto è che per fare uno screening accettabile bisogna essere culturalmente attrezzati ed avere un minimo di dimestichezza nell’utilizzo della rete.
    Ciò premesso condivido in pieno la tua posizione.
    Purtroppo bisogna mettere in conto che un buon 50% della popolazione (vado a spanne) ciuccia tutto quello che passano i media nazionali (tv e stampa), i quali hanno peraltro elaborato metodologie di contraffazione quasi perfette. 
    Io non me la prendo con Renzi ( tanto per dire) che è quello che è, ma con la massa di citrulli che prendono per buono tutto quello che esce dalla sua bocca. Preferisco di gran lunga chi lo fa per tornaconto personale, è meno pericoloso perché è meno strumentalizzabile.

  • Di paolo (---.---.---.49) 29 novembre 2017 10:08

    Egregio Carmelo, premesso che mai Riina ha mostrato un barlume di pentimento, anzi tutt’altro visto che dal carcere continuava a progettare delitti, le faccio notare che deterrenza e riabilitazione sono soltanto due aspetti della detenzione. Il primo e fondamentale principio che sottende all’uso del carcere (o limitazione della libertà ) è quello di far pagare la colpa. Che capisco che è un concetto molto difficile da somatizzare in questo paese, abituato al facile perdonismo per ragioni che hanno molto a che fare con la cultura, la situazione sociale e politica di questo paese .
    In paesi non affetti da falso pietismo e cattolicissima provvidenza come il nostro, non solo si scontano integralmente le pene ma viene perfino contemplata la pena di morte (USA), sulla quale si può anche essere discordi in linea di principio ma che può anche, in taluni casi di particolare efferatezza e pericolosità del soggetto, essere del tutto giustificata.
    Nel caso specifico, considerando gli infami delitti posti in essere da Riina, cosi’ ben stigmatizzati da Persio, sinceramente propendo per l’aragosta che, almeno fino a prova contraria, ha l’unica colpa di essere squisita soprattutto se cucinata alla catalana.

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