illupodeicieli

Avevo già letto considerazioni come quelle scritte nell’articolo: la cosa mi preoccupa perchè ,a parte le conferme sul modo di operare del parlamento, ovvero il finanziamento pubblico dei partiti è sostituito dal rimborso (o cose simili). Ma penso anche a Parigi,dove la gestione dell’acqua è ritornata in mano al comune: mi chiedo allora come stanno le cose o come potrebbero diventare in caso di vittoria dei sì. Penso alle bollette recapitate dopo un anno,con cifre che ai più richiedono il ricorso a prestiti da parte di banche o finanziarie. Quanto al discorso dei trasporti ricordo che in Sardegna, a parte la flotta sarda, c’è ancora da ridiscutere il trasporto su gomma che è per ora ancora appalto (senza gare mi pare) dell’azienda regionale (arst) ma che dovrà prima o poi essere regolarizzato da una gara europea. Immaginiamo cosa succederà se chi dovesse aggiudicarsi l’appalto è una società estera. Quanto al privato è meglio, ricordiamo cosa accadde in Gran Bretagna quando la Thachter privatizzò le ferrovie (o alcune tratte): manutenzione non fatta e aumento di incidenti, mentre non so niente sulla puntualità e pulizia. Ovvio che altri diranno che se si privatizza occorre vigilare e fare le cose seriamente.

Sarebbe utile che ci sia questa giornata, anche se ne abbiamo,io almeno, le tasche e altro piene di giornate "della memoria". Se invece si stabilisse,come vorrebbero in tanti la responsabilità dei giudici e dei magistrati ?Se infatti ogni volta che si vede, legge o parla di casi di malagiustizia si spiegasse che "alla fine non si può fare niente per essere risarciti",a meno di essere fortunati, forse in molti si attiverebbero per responsabilizzare chi ti chiude per mesi in gattabuia, chi ti fa andare 10 volte a testimoniare e ogni volta c’è un rinvio, chi "non guarda le carte e ...sbaglia". A questo punto non sentiamo forse la mancanza di una giornata della memoria, ma abbiamo necessità di persone che sappiano fare il proprio mestiere.

Non sapevo della richiesta di aumentare i rimborsi, mentre avevo seguito per alcuni minuti un video in cui un deputato invitava a "ridiscutere" se diminuire o meno "lo stipendio dei parlamentari" (il video mi pare è di ottobre scorso, salvo errore). Una cosa su cui invito a riflettere è se "ci serve un gruppo, nutrito gruppo visto che anche l’innominabile aveva detto che i parlamentari sono troppi e occorre ridurne il numero, di persone che sappiano fare di conto ed eventualmente elaborino leggi migliorative e/o correttive. In sostanza è il problema che è presente nelle amministrazioni comunali o regionali: servono ragionieri e commercialisti o avvocati, oppure politici ? O i politici devono dare indicazioni ed essere ispiratori,ma stare fuori dal parlamento. Certo che da sempre sono rappresentate solo lobbies e non di tutte le categorie che vorrebbero essere presenti e farsi sentire. Ad esempio i commercianti al tempo dell’introduzione,mi pare con Visentini, del registratore di cassa obbligatorio,non mi pare siano stati tutelati. Con la mia logica ciò non dovrebbe nemmeno accadere,ovvero che un gruppo di persone debba ricorrere a fare pressione attraverso dei rappresentanti, dei parlamentari, e solo per far valere le proprie ragioni. Tuttavia quando si vede che un sistema come quello fiscale è e rimane complicato,e che per evitare grossi guai devi ricorrere ai commercialisti e ai caf, e che una causa qualsiasi dura anni e anni, si capisce che risulta difficile,con i mezzi attuali cambiare le cose in meglio. Chi è dentro, le lobbies intendo , non lascia spazio e fa terra bruciata intorno a se. Se ricorriamo a raccolte di firme, sappiamo come va a finire. Rimane ancora un’opzione che nessuno raccoglie o vuole nominare...

Sarebbe curioso se ,per esempio, quando ai pastori sardi è stato impedito di andare a manifestare a Roma, il tg avesse detto che numerosi capi di stato hanno espresso indignazione per l’accaduto e auspicato un passo indietro da parte del governo italiano, augurandosi anche una rapida soluzione del problema. Idem per quando il comportamento della polizia e del governo Usa ha ,nei fatti , represso le manifestazioni contro i tagli governativi , arrivando anche ad arrestare dei sindaci: ovvio che tutti i media hanno parlato tardi e male della questione. Ma noi non ci siamo sognati,come governo, di protestare,come nostra (europea) abitudine.

Aggiungo che la politica nazionale non è mai stata dalla parte dei lavoratori e del lavoro in genere, ma solo serva del denaro , intendendo con ciò che ha favorito spostamenti di capitali, investimenti realizzati altrove (vedi anche adesso il caso della Bialetti e prima ancora Merloni: e solo per citare alcuni esempi e senza voler ricorrere alla solita Fiat). La sinistra non ha mai favorito i piccoli imprenditori o le medie aziende , ricordandoci che grandi è meglio, e la destra ha sposato in pieno ,facendole proprie queste idee e andando oltre , lasciando che le imprese fallissero (vedi il caso della Castello ad esempio e di cui si era occuapato anche Report). Quanto sopra solo per dire che se le cose stessero come dico io avrebbero dovuto vincere solo outsider o liste civiche: ma evidentemente è successo lo stesso che è accaduto quando è caduto il governo Prodi e cioè che tanti, vittime della politica economica tracciata anche dai vari Bersani, Treu eccetera, hanno pensato che il Pdl fosse dalla loro parte e che avrebbe difeso i loro interessi. Così non è stato e ha reintrodotto le gansce fiscali e dato super poteri a Equitalia.Ecco perchè finchè ci sarà lui la destra perderà e finchè ci sarà gente come Bersani o che ragiona come la maggior parte della sinistra io non voterò mai Pd.