Ottimo come al solito. Grazie della tua perseveranza.
Una noticina sul referendum: se è un trucco per sensibilizzare l’opinione pubblica senza voler arrivare allo scontro referendario può aver senso. Ci hanno lasciato poche armi, ma potremmo anche usarle in modo creativo.
Interessante articolo che parte da una predizione del futuro per spiegare cosa sta succedendo. Un sillogismo suggestivo, per quanto sia abbondantemente utilizzato dal PD. Va da sé che è una fallacia.
E’ forse il caso piuttosto di valutare se un fatto giuridico, cioè la sentenza della Corte suprema della Polonia, è giuridicamente fondato o meno.
Non è difficile vedere che nella diatriba la ragione è tutta dalla parte della Polonia ed il torto tutto dalla parte dell’Europa.
Nel merito:
— non esiste una Costituzione europea
— non esiste una corte costituzionale europea
— i vincoli europei possono solo fare riferimento a trattati, i quali per loro natura sono sottoposti alla Costituzione nazionale
— le decisioni di ultima istanza le prende la Corte costituzionale nazionale.
L’Europa può solo rispondere solo con comportamenti ricattatori, quelli tipici della mafia, per imporre illegalmente le sue pretese. A volte funziona.
Comunque la Germania ha più volte rifiutato leggi europee perchè erano incompatibili con la sua Costituzione.
Una volta l’ha fatto anche il Portogallo.
L’Italia, paese servile, si è sempre sottoposta alle bizze dell’europa, anche se dal punto di vista giuridico la situazione era uguale a quella di Germania, Portogallo e Polonia.
L’analisi è buona, ma solo gli ingenui pensano che il cashback servisse a ridurre l’evasione. Se il fisco volesse combattere l’evasione se la prenderebbe con Amazon, oppure Google, FCA, ...
Il progetto del cashback rientra nella politica di far diventare lo Stato un esattore per conto delle banche. Per fare ciò bisogna fare in modo che tutti si servano delle banche per qualsiasi pagamento, in modo da aumentare i guadagni delle banche. Il cashback aveva lo scopo non dichiarato di far aumentare l’uso delle carte, a spese dello Stato e in ultima analisi a spese dei cittadini, per poi essere abbandonato dopo un po’, affermando che funzionava male. Ma nel frattempo l’utilizzo delle carte è aumentato a spese delle Stato. Un successo, insomma. Per le banche.