Non capisco cosa c’entri la democrazia. Nel 2001 gli USA scatenarono una guerra in Afghanistan perchè c’era Bin Laden. La più grande alleanza di assassini che mai il mondo abbia conosciuto si scatenò contro uno dei paesi più poveri del mondo per prendere un solo uomo, che si diceva si nascondesse in una grotta e da lì telepilotava aerei contro i grattacieli di Manhattan. Non ci posso fare niente se sembra ridicolo, incongruente, assurdo. Questo fu il messaggio dei mass media. Per molto tempo bin Laden non si trovava, si disse che era scappato in motocicletta insieme al mullah Omar. Poi dissero che lo avevano preso in Pakistan, però non mostrarono il corpo. Sembra che il cadavere si sia suicidato buttandosi a mare. Anche questo sembra incongruo, lo so. Adesso, dopo 12 anni gli USA sono riusciti nell’incredibile impresa di perdere una guerra dove apparivano incredibilmente più forti. Questa è la sostanza, hanno perso una guerra e non lo vogliono ammettere. Forse perchè lo scopo della guerra non era quello dichiarato. Qualcuno parla di guerra degli oleodotti / gasdotti, le cosiddette pipeline. Ma i numeri dicono che quando la NATO aggredì l’Afghanistan la produzione di oppio era crollata. Con l’intervento NATO ridiventò rapidamente il primo produttore mondiale, e ancora lo è. Evidentemente il primo produttore mondiale ha buoni metodi per distribuire l’oppio, come se ci fossero aerei liberi di volare e trasportare tale produzione da tutte le parti.
Ecco, la parola che io associo con maggiore facilità all’Afghanistan è "oppio". Poi vengono eroina, morfina e derivati. Tutti materiali pregiati da esportazione. Si perchè l’Afghanistan non ha importato democrazia, ma continua a esportare oppio in quantità industriali.
L’autore dell’articolo è evidentemente sostenitore dell’idea che la legge che vale per gli USA/Nato non vale per gli altri, infatti dice "la volontà popolare, per essere legittima, deve essere espressa second
il rispetto delle regole, ossia nel quadro di un preventivo accordo con
il governo centrale, che nel caso della Crimea non c’è stato." Il che è esattamente ciò che avvenne con la secessione del Kossovo dalla Serbia, mai accettata dal governo centrale- Governo che era legittimamente eletto, contrariamente a quello ucraino. Ma in Kossovo bisognava fare un centro di smistamento dell’oppio prodotto in Afghanistan e trasportato dagli aerei militari, per la successiva distribuzione, con colossale profitto, in tutto l’occidente. Evidentemente per Troiano quando la guerra viene fatta per profitto essa è giustificata.
In effetti non ha tutti i torti nel sostenere che ci siano forti differenze tra Kossovo e Crimea: 1) la Crimea ha rispettato tutte le regole della legalità internazionale, perchè con il precedente del Kossovo l’ONU ha mostrato di accettare le secessioni; 2) il governo serbo era legittimo, il goveno ucraino discende da un golpe armato in cui i rivoltosi (spesso esplicitamente nazisti) hanno ucciso decine o centinaia di persone. Incidentalmente, oggi come allora, l’occidente sostiene gli assassini.
Puoi citarmi
testualmente la norma che parla di candidato premier sulla scheda elettorale?
L’attuale legge elettorale che prevede il programma
elettorale e il capo della forza politica (è vero non viene chiamato candidato
premier, del resto in Italia non c’è il premier).
Nel 93 è stato
inserito il parziale maggioritario, che NON ha niente a che fare con l’elezione
del governo o del premier.
Quanto sopra è visibilmente errato, visto che la legge
elettorale determina la composizione del Parlamento, il quale certamente dovrà dare
o meno la fiducia al Presidente del Consiglio dei ministri (nel seguito lo
chiamerò premier per semplicità). In aggiunta la legge prevede il capo della
forza politica, che è stato spacciato come candidato premier, e in effetti è
stato premier in numerose occasioni.
Conviene fornire qualche elemento minimo di logica: il
colore delle mutande del premier non ha
niente a che vedere con l’elezione del governo o del premier (o almeno è un’ipotesi
ragionevole), la legge elettorale riguarda certamente la composizione del
governo.
Anche nel cosiddetto
Porcellum non si fa alcun riferimento al candidato premier (come è ovvio che
sia perché sarebbe incostituzionale) e anzi si rimanda esplicitamente alla
costituzione, come è ovvio che sia. Cito testualmente:
3. Contestualmente al
deposito del contrassegno di cui all’articolo 14, i partiti o i gruppi politici
organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel
quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo
della forza politica. I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro
collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico
programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da
loro indicata come unico capo della coalizione.
Ecco, il candidato premier è proprio il “capo della forza
politica”, o almeno così valutò in pratica Scalfaro nel 1994, dando l’incarico
a Berlusconi, e nel 1996, dando l’incarico a Prodi. La stessa valutazione fece
Ciampi nel 2001 dando l’incarico a Berlusconi. Ancora nel 2006 Napolitano diede
l’incarico a Prodi, capo della prima coalizione, e nel 2008 diede l’incarico a
Berlusconi analogamente. Ancora nel 2013 Napolitano diede il primo incarico
(esplorativo) a Bersani, capo della prima coalizione.
Insomma da quando esiste questa legge, tutti i presidenti della
repubblica hanno dato l’incarico al capo della coalizione vincente. E non hanno
fatto niente contro la
Costituzione, semplicemente hanno tenuto conto sia della
Costituzione che della legge elettorale.
Vediamo che dice
l’articolo 92 della costituzione, casomai ci fossero dubbi:
[…]
Qui non si tratta di
fare i finti tonti ma di essere tonti e abboccare a quanto si ripete in tv da
anni. Vabbè se lo dice la tv è vero.
Ecco, è un fatto che a volte sorprende anche me, ma a volte
in TV viene detto anche qualcosa di vero. Non può essere usata per stabilire
che tutto ciò che dice è falso.
Di Truman Burbank(---.---.---.251)20 febbraio 2014 18:40
Non facciamo i finti tonti: il passaggio al bipartitismo fu fatto dopo referendum del 1993 e fu codificato in tutta una serie di norme elettorali. Risale ai tempi in cui ancora le indicazioni popolari e le leggi avevano buona corrispondenza. Dal 1993 in poi è stata regolare l’indicazione del candidato premier sulla scheda elettorale, normalmente faceva parte del simbolo. L’indicazione del candidato premier non si è persa con il porcellum, anche perchè faceva parte di una logica bipolare (Grillo ancora non c’era). Alle politiche di un anno fa il centro sinistra fece le primarie per scegliere il candidato premier, che risultò essere Bersani. Berlusconi era notoriamente l’altro leader (un anno fa si poteva candidare). Grillo, pur non essendo interessato a fare il premier era sulla scheda ed ha mantenuto la guida del partito. Quindi i cittadini un anno fa hanno votato per un premier di nome Berlusconi, oppure Bersani, oppure qualcuno che avrebbe indicato Grillo. Più giù c’era anche il candidato premier Monti, che ebbe scarso successo.
Di Truman Burbank(---.---.---.251)20 febbraio 2014 13:23
Assoluta follia istituzionale è che i parlamentari abbiano saputo che Letta si era dimesso dai giornali. Assoluta follia istituzionale è che il presidente della repubblica prima decida il premier e poi faccia le consultazioni. Assoluta follia istituzionale è che per la terza volta potremmo avere un premier che nessun elettore ha scelto. Assoluta follia istituzionale è che per otto anni abbiamo votato con una legge incostituzionale e appena la Corte costituzionale ripristina la legalità, Renzi parta di corsa a ripristinare gli elementi incostituzionali nella legge elettorale, con l’appoggio di Napolitano e i maggiori partiti.