L’indegno show di Grillo spiazza Renzi

par paolo
giovedì 20 febbraio 2014

L'atteso incontro, in diretta streaming come da copione, tra la delegazione del PD e quella del M5S, offre lo spettacolo peggiore che si potesse immaginare. Cinque minuti, tanto poco è durato, di assoluta follia istituzionale. 

Diciamo subito che alle consultazioni con il premier in pectore Beppe Grillo non ci sarebbe proprio voluto, e dovuto aggiungo io, andare. E' stato costretto dal solito referendum online tra gli iscritti certificati sul suo blog che, con qualche centinaio di voti di scarto, lo hanno "costretto", nel nome di questa illusoria pseudo democrazia interna al M5S, al non gradito e snobbato incontro con Matteo Renzi. Ad accompagnare Grillo, Luigi di Maio, mentre Renzi si avvale dell'appoggio di Graziano Delrio.

Fatti i saluti e ringraziamenti di rito, appena Renzi abbozza: "Non siamo a chiedervi la fiducia", subito raccoglie l'ironico commento di Grillo: "Mi stai spiazzando". Ma è soltanto il prologo di quello che saranno cinque minuti di assoluta follia politica, con Renzi che chiede due minuti per illustrare i punti del suo programma di governo e Grillo che parte con il suo show assolutamente premeditato, impedendogli di fatto di parlare. Un piccolo sunto della logorroica performance del comico genovese:

"Sei giovane ma sei vecchio, non sei credibile, eri stato eletto per fare il sindaco (frecciatina pure a Delrio che tenta timidamente di inserirsi), dici una cosa e poi fai l'opposto, non sei coerente;

Sono qui per esprimere la nostra totale indignazione, ti sei seduto col pregiudicato e bazzichi il massone fiorentino Verdini, sei figlio dei poteri forti, dietro di te le banche, De Benedetti e gli industriali; rappresenti quelli che hanno distrutto questo paese, non sono venuto qua per parlare di programmi, ci hai copiato metà programma; giri con la tua macchinina e il camper e credi di aver capito tutto, ma non hai capito niente, parli di cose che non sai, non sai neanche cosa vuol dire 'rinnovabili' (ndr - senti chi parla?!), non sai che sta succedendo..." . Insomma una sorta di attacco frontale sul piano strettamente personale.

Renzi tenta di stopparlo: "Posso parlare?", e arriva il "No" secco Grillo. Matteo con uno scatto d'orgoglio insiste: "Non è il trailer del tuo show, dammi due minuti" , macché! Grillo tira dritto come un fuso nella sua volgare e inqualificabile aggressione. Matteo, per non fare la penosa fine del povero Bersani, sverniciato e umiliato da Crimi e Lombardi, reagisce con un: "In questo momento sei un incrocio tra Gasparri e Bincofiore", che sortisce nessun effetto frenante sullo scatenato Grillo, che chiude di botto l'incontro alzandosi e concludendo: "Mi alzo e ti comunico che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema. La nostra stima non ce l'hai Non hai neanche un'idea di come potrebbe essere il mondo. Non ce l'hai un'idea". 

Strette di mano di circostana poi la delegazione del M5S esce e Grillo prosegue il suo show con la stampa, mentre Matteo Renzi lancia un messaggio a caldo su twitter: "Mi spiace per chi ha votato 5stelle. Meritate di più amici. Ma vi prometto che cambieremo l'Italia anche per voi". 

Fine di una giornata di ordinaria follia politica, dove l'inqualificabile condotta di un signore che dovrebbe al massimo stare tra i sassaioli di Chiomonte, ha ridotto l'immagine delle istituzioni alla stregua di una baruffa tra comari. .

Mi chiedo come può un personaggio del genere aver raccolto quasi nove milioni di voti e mi chiedo come sia possibile che ci sia ancora qualcuno che crede in questa sorta di capelluto signore vaneggiante, in preda al sacro furore ideologico che crede di avere le chiavi del creato e usa il suo mestiere di teatrante per ritagliarsi il ruolo di rivoluzionario antisistema. 

Ma una considerazione va fatta, quei vetiquattromila e rotti grillini che hanno, seppur a stretta maggioranza, spinto il proprio leader all'incontro con Renzi, è questo che volevano? Volevano questa indegna esibizione da baraccone?

E se si che senso ha?


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