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Renzo Riva

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Ultimi commenti

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 10 agosto 2010 13:06
    Renzo Riva

    Un ferraiolo non può fare i calcoli di un ponte; come una persona inadeguata
    all’insegnamento è bene eserciti un’altra professione.
    In una scuola degli anni ’50 certamente non avrebbe sviluppato alcuna
    sindrome.
    Le lascio intuire il perché.

    Dalla sua risposta si evince che non vuole capire, perché ciò, per lei,
    sarebbe troppo doloroso riconoscere dove ha sbagliato.

    Ho 60 anni, lavoro a tempo parziale per 16 ore settimanali e faccio altri
    lavori saltuari.
    Attualmente la mia attività principale è quella intellettuale e poi quella
    politica.

    http://renzoslabar.blogspot.com/

    http://cjalcor.blogspot.com/2010/08/lago-controreplica-degli-industriali.html?
    showComment=1281353364366#c937945602561893985

    http://cjalcor.blogspot.com/2010/07/dibattito-sul-lago-una-lettera-aperta.html?
    showComment=1281373495894

    http://renzoslabar.blogspot.com/
    http://www.archivionucleare.com/index.php/2007/01/30/animata-discussione-costi-
    nucleare/#comment-30682
    http://www.agoravox.it/Casabona-qui-Milano-Grazie-all.html
    http://www.agoravox.it/Nucleare-in-Italia-arriva-la.html
    http://www.telenuovo.it/index.
    cfm/hurl/contenuto=170890/archivio_dirette/rosso_e_nero.html
    http://forum.radicali.it/content/radicali-e-energia
    http://forum.radicali.it/content/nucleare-no-grazie
    http://forum.radicali.it/content/renzo-riva-avanti

    Ho scoperto di essere finito anche su youtube se le interessa.
    http://www.youtube.com/watch?v=2Brbqp82eVE
    http://www.youtube.com/watch?v=SIkdteA8CBA
    http://www.youtube.com/watch?v=HkagxYB1thU

    L’ultima mia prestazione televisiva la può seguire al seguente collegamento:
    http://www.telenuovo.it/index.cfm/hurl/contenuto=170890/archivio_dirette/rosso_e_nero.html

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 9 agosto 2010 19:38
    Renzo Riva

    Eviva la squolla sesantotarda! Eviva la familia insistente non esistente, di più se allagata.
    Squsatemi se ogidì facio moti sbagli.

    Un ferraiolo non può fare i calcoli di un ponte come una persona inadeguata all’insegnamento e bene eserciti un’altra professione.
    In una scuola degli anni ’50 certamente non avrebbe sviluppato alcuna sindrome.
    Le lascio intuire il perché.

    Renzo Riva

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 7 agosto 2010 13:02
    Renzo Riva

    Infine, in un lancio Ansa delle ore 19,37 di ieri 5 agosto 2010 , Ivan Malavasi, Presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, scopre quello che il Cirn dice da sempre, nel passato con le ignorate denunce del suo compianto Presidente Paolo Fornaciari, oggi con le nostre altrettanto ignorate prese di posizione con le quali ci sforziamo di continuarne l’azione e l’ammaestramento.
    «Bolletta elettrica più salata per le imprese italiane - scopre l’Ansa di fronte alla verità rilevata dal Presidente Cna - che hanno pagato nel 2009 prezzi superiori fino a 32 punti percentuali rispetto agli paesi europei. E per le piccole imprese il sovrapprezzo sale del 36%. Lo rileva il Centro studi della Cna che individua nel caro-energia ’’uno dei principali fattori di svantaggio competitivo del nostro sistema produttivo’’» Grande scoperta, se non fosse che le redazioni e molti giornalisti vengono da anni tempestati dal Cirn che pone con insistenza il problema.
    Con approccio giornalistico da sciacquone, la stampa nazionale dà risalto, spacciandole per ricerca avanzata, a notizie di “reflui solidi urbani” sia pureenergifori, ma ignora (a parte le ricordate eccezioni di qualche testata non correttamente definita “minore”) le inequivocabili e argomentatissime prese di posizione del Cirn che, ad esempio, aveva lo scorso 4 giugno 2010 inviato una lettera aperta, al Ministro dell’Economia e delle Finanze, Onorevole Giulio Tremonti, invitandolo a non cedere al “fuoco di interdizione”, con cui i Signori dell’Energia rinnovabile, il regime mediatico talebano ottusamente schierato su posizioni ritenute ecoambientaliste, esponenti di una Opposizione miope e gretta, a cui si erano irresponsabilmente affiancati esponenti della Maggioranza, alcuni persino con incarichi di Governo, lo avevano fatto segno, nel tentativo di costringerlo a fare marcia indietro e cancellare dalla manovra finanziaria l’articolo 45 che, abolendo il “profitto finanziario politico garantito” avrebbe costretto a chiudere quanti hanno speculato e purtroppo continueranno a speculare, vista la soluzione flessibile adottata per esso, grazie alle regalie predate in bolletta dalle tasche del cittadino utente, al di fuori delleregole di mercato, peraltro strumentalmente invocate per continuare ad avere ingiustificati e gratuiti profitti, in contrasto con esse e con danno platealmente evidente proprio del libero mercato. Vedasi crisi Alcoa e altre industrie energifaghe in Sardegna; il caso dello stabilimento Fiat di Termini Imerese in Sicilia. Il costo elevato dell’energia prodotta dalle rinnovabili distrugge molti più posti sani e produttivi di quanti ne vengano fittiziamente creati, alla stregua dei lavoratori forestali della Calabria, dalla “economia che lascia tutti al verde” nostra appropriata traduzione di “green economy”.
    Le rinnovabili sono un cancro da estirpare al più presto. Continuare a sostenerle, per mantenere in vita le metastasi dei fittizi posti di lavoro ha come unico effetto quello di mettere in crisi la sopravvivenza del sistema economico e produttivo sano a scapito proprio dell’occupazione sana e produttiva. La Spagna insegna, anzi dovrebbe insegnare.

    Non accettiamo pertanto lamentazioni per il crescente costo dell’energia. Se si vogliono le pale, poi non si vengano anche a rompere le assonanti. Altrimenti si dica, estirpiamo le rinnovabili e rilanciamo al più presto il Nucleare. 

    RECAPITI CIRN
    Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare
    06.7049.6222 - 339.12.67.704
    [email protected]

    (fine)

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 7 agosto 2010 12:59
    Renzo Riva

     

    Per Mr. Willy Wonka

    COMUNICATO STAMPA

    La Spagna pensa di estirpare il cancro delle rinnovabili,

    ma l’oncologo Veronesi in Italia le tiene in “brodo di coltura”

    Se la proposta di Miguel Sebastián, ministro spagnolo per l’Energia, verrà attuata, seicento aziende di predazione fotovoltaica sarebbero costrette a chiudere, con fallimento di quelle malandate banche che le hanno finanziate con concessione di crediti sino all’85%. In Italia, l’oncologo Umberto Veronesi indulge invece al politicamente corretto.

    (Roma 6 agosto 2010 ) - Il Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare esulta nell’apprendere che, nella Spagna portata ad emblematico esempio dai talebani ambientalisti nostrani, il ministro per l’Industria Miguel Sebastián intende ridurre (“El recorte será de un 45% en las primas para las nuevasplantas fotovoltaicas de suelo -los llamados huertos solares-, un 25% para las instalaciones de techo de mayores dimensiones, y un 5% para laspequeñas”, scrive il quotidiano El País del 2 agosto in un articolo a firma di Santiago Carcar) del 45% i premi ai nuovi impianti al suolo, del 25% a quelli di maggiori dimensioni installati sui tetti, del solo 5% agli omologhi di ridotte dimensioni.

    Questi tagli andrebbero a sommarsi ad altri già attuati (peraltro non solo in Spagna, ma anche in Germania altro Paese simbolo per i nostri oscurantisti talebani dell’Energia) che portano gli operatori spagnoli della predazione energetica a paventare l’inedia di circa 600 parassitarie aziende di settore e il fallimento di quei malandati istituti bancari che hanno creduto di sanare i loro bilanci finanziando questi sistemi succhiasoldi a carico del cittadino, utente o contribuente.

    Riportiamo per la “distratta”, ma soprattutto fortemente ideologizzata stampa nazionale di regime, il collegamento ad una specifica ricerca sull’argomento effettuata con Google News Spagna: http://news.google.it/news/story?cf=all&ned=es&cf=all&ncl=dJAnz_5CRE0NUpMCI5VzK9ozFM—M. Per verificare basta un click.

    In Italia al contrario prevale il cosiddetto politicamente corretto, una forma perniciosa di adeguarsi alle opinioni correnti per evitare polemiche alle quali ci si intende per vari motivi sottrarre. È un atteggiamento che abbiamo rimproverato anche all’oncologo Umberto Veronesi, il quale come aspirante Presidente dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare non dovrebbe ignorare quanto le rinnovabili siano una emerita “bufala”, un mero strumento di predazionein bolletta a vantaggio di chi le gestisce e delle banche “tossiche” che le finanziano, ma, probabilmente per addolcire la “pillola” allo schieramento politico di suo attuale riferimento, si è mostrato al riguardo accondiscendente in una lettera inviata a Chicco Testa in occasione della presentazione del neo costituitoForum Nucleare Italiano. Dal candidato alla Presidenza di un così delicato organismo vorremmo inequivocabile chiarezza e non “diplomazia” politica, escludendo naturalmente nel nostro giudizio che la fiducia in tali fonti sia dovuta ad incompetenza in materia. Veronesi è uno scienziato, sia pure in campi lontani dall’ingegneria.

    «Enormi sono le responsabilità della stampa nazionale di regime - lamenta l’ingegner Giorgio Prinzi, Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare ed esponente del gruppo Pubblicisti di Stampa Romana di cui è leader carismatico Gino Falleri - che opera forme di talebana censura, ignorando ogni forma di completezza e pluralismo dell’informazione, tradendo quella rivendicata libertà di stampa e di informazione sbandierata solo in chiave meramente anti Berlusconi. A parte alcune testate non correttamente definite “minori”, quelle di “prestigio” non riportano le nostre argomentate prese di posizione, mentre propalano a iosa informazione spazzatura. Vecchia di qualche giorno la notizia del recupero energetico dal rilascio dello sciacquone. Evito la fin troppo facile battuta su questo modo di fare informazione».

    (continua)

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 6 agosto 2010 12:56
    Renzo Riva

    http://www.movisol.org/10news153.htm

    Una gioia per la razionalità! La Spagna pensa di annullare i sussidi per le "energie rinnovabili"

    5 agosto 2010 (MoviSol) - Con il grande deficit che si ritrova, il Ministro dell’Industria spagnolo ha annunciato che, dopo aver ridotto del 35% i suoi sussidi per l’energia eolica, pianifica di ridurre del 45% il contributo statale per la produzione di energia nelle nuove centrali solari e del 25% i contributi alla costruzione dei pannelli già installati sui tetti.

    La decisione e la sua data di entrata in vigore dovranno essere approvate dall’ente di regolamentazione dell’energia (FRP).

    La Spagna si presenta al mondo come secondo produttore mondiale, con ben 52000 installazioni fotovoltaiche. I contributi statali per il fotovoltaico potrebbero raggiungere i 440 euro/MWh, cioè un multiplo del prezzo dell’elettricità "normale"! In altre parole, senza rubare denaro dalle tasche dei cittadini, le "tecnologie per le energie rinnovabili", il cui rendimento complessivo è negativo, non sarebbero mai state sostenute.

    L’annuncio del governo spagnolo è giunto come una bomba. Stando ai costruttori, ben seicento gestori di impianti fotovoltaici potrebbero andare in bancarotta. La decisione, inoltre, potrebbe portare al fallimento le malaticce banche spagnole, che si sono impegnate finanziando fino all’85% della maggior parte dei progetti sulle "energie rinnovabili".

    Mandi, Renzo Riva [email protected] +39.349.3464656


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