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I possibili conflitti d’interesse di Antonio Ingroia, avvocato

Di MARIA BRUCALE (---.---.---.62) 9 ottobre 2013 19:42

Davvero affascinante uno studio legale associato di esperti in tutte le discipline costituito e gestito da Ingroia... Sarebbe interessante vederlo nelle vesti di difensore di un imputato accusato di associazione mafiosa; vederlo bussare timidamente alla porta di un p.m. che istruisce un’indagine in cui difende l’accusato. Si sfiora il ridicolo nel cercare le argomentazioni all’esistenza di un conflitto di interessi, tanto più nella fantasiosa ipotesi che ha descritto.

Le sfugge, forse, che un avvocato difende il proprio cliente a volte senza neppure conoscerne l’innocenza o la colpevolezza e al solo fine di salvaguardare il diritto e di offrire a chi giudica la possibilità di avere sul proprio scranno tutti gli elementi che connotano la posizione del soggetto imputato.

La invito, inoltre, ad una maggiore cautela nell’additare quale mafioso, in modo larvato eppure esplicito, chi esprime un’idea che forse non è tanto balzana se due consigli dell’ordine forense l’hanno sostenuta. Sa, è pericoloso, qualcuno potrebbe denunciarla, e magari farsi difendere da un avvocato senza conflitti di interesse, cui nessun ordine inibisce di adempiere al suo mandato.

 


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