Secondo me non è tanto il problema di essere o no professionisti quanto di essere onesti e di non piegarsi a linee editoriali che ti impongano di non dire la verità su determinati fatti. Anche il giornalismo partecipativo può essere fatto da persone che spacciano le proprie idee per verità assoluta quindi sta alla morale del singolo e alla competenza dei controllori fare la differenza.Certo,nel giornalismo professionistico è piu’ difficile però non è impossibile anche perchè sono convinta che molte persone volenterose ci sono ,solo che non sono conosciute e questo è un vero peccato nonchè una vittoria del sistema che tenta di lasciare nell’anonimato chi fa bene il proprio mestiere evitando che il marcio esca fuori.
Saluti a tutti
Gloria