Cara Emilia,
mi accorgo adesso di questo tuo articolo. Rispetto la tua opinione, ma rivendico il diritto di sostenere anche una posizione controcorrente e provocatoria come quella che manifestò la Fornero in quella occasione. C’è una cultura sbagliata, schizzinosa, diffusa tra molti giovani italiani, soprattutto di ceto medio-alto, per cui il "posto" non si cerca ma piove dall’alto, arriva per grazia ricevuta, ed è un posto necessariamente da colletto bianco, frutto non dello studio o di una reale competizione, ma della rete di conoscenze familiari o politiche. In generale, si ha in Italia, spesso, un disprezzo per i lavori considerati di minor pregio, anche se si tratta di primi lavori, che non appartiene alla cultura anglosassone. Infatti è innegabile che vi siano molti più bamboccioni in Italia che in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Tutto qui. Ovviamente non intendevo sostenere che tutti i giovani sono schizzinosi, o disconoscere i problemi che i giovani di oggi devono affrontare relativamente al loro presente e al loro futuro (essendo padre di due gemelle di 16 anni, ne so qualcosa).
Mi preme però smentire del tutto l’episodio citato dell’intervista con Luca Telese, col quale ho già chiarito. E a dimostrazione di questo chiarimento c’è che attualmente collaboro proprio con Telese al programma In Onda, su La7. La mia sorpresa nel non avere spazio per raccontare di Berlusconi in un giorno oggettivamente importante e nonostante quello fosse il Giornale, cioè il quotidiano del fratello di Berlusconi, era stata espressa da me, in redazione, in termini assolutamente scherzosi e paradossali, senza alcun giudizio di merito.
Prima di riportare quello che leggiamo su Internet, soprattutto se riferito a persone reali, consiglierei sempre una qualche verifica diretta, o almeno un po’ di prudenza.
In ogni caso, un saluto cordiale e buon lavoro!
Marco Ventura