Da trent’anni l’italia fa scappare gli investitori esteri ed inoltre con le sue politiche di spesa insensate ha fatto pure scappare le aziende italiane.
L’aumento ultimo nel settore energetico dei carburanti e dell’energia elettrica provocheranno aumenti conseguenti in ogni dove economico produttivo portando ancora di più fuori mercato i prodotti italiani.
Questo produrrà ulteriori esuberi che si trasformeranno in cig, cig in deroga ed infine mobilità con conseguenti licenziamenti.
Non capisco perché il dott. Borrello continua con categorie non economiche:
figlia di un comportamento “inaccettabile e irrispettoso”;
“sconcertante e scellerato è apparso scoprire solo a posteriori, che il
giorno stesso la proprietà aveva aperto la procedura per i licenziamenti
collettivi del sito di Faenza, senza farne menzione al tavolo;
dimostra nuovamente la scarsa o nulla considerazione verso un territorio;
Per poi terminare con:
un’azienda ternana che opera nel settore della “green economy” aveva manifestato la propria disponibilità ad acquisire lo stabilimento della Basell.
Ciò dimostra che il dott. Borrello non ha ancora cognizione del fatto, ormai assodato a livello di centri studi europei: Spagnoli e tedeschi, che ogni cinque posti, assistiti, creati dalla green economy se ne perdono nove negli altri settori.
Ricordo ripetendo fino alla nausea:
Non è la produzione d’energia che crea lavoro bensì il suo consumo.