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Camus. "L’assurda" joie de vivre

Di Alessandro De Caro (---.---.---.96) 2 luglio 2010 21:18

Articolo molto interessante e ben scritto, trovo soltanto insolito che non parli abbastanza di Jean Paul Sartre...Lo citi all’inizio, poi più niente. Proprio perché, come scrivi, "il tempo è galantuomo" e copre certi autori di oblio, bisognerebbe ricordare che cosa è stato quello strano rapporto, e ipotizzare intorno a questa presunta- sottolineo presunta- supremazia del pensiero sartriano su quello di Camus. E’ un capitolo che mi è rimasto oscuro (come d’altra parte il rapporto Sartre/Merleau-Ponty).

Certo, ci si può consolare- si fa per dire- sapendo quanto anche l’autore de La nausea oggi è dimenticato come intellettuale, nonostante il monumento che gli dedicò qualche anno fa Henry-Levy (Il Secolo di Sarte, ed.Il Saggiatore). Ormai gli intellettuali francesi non fanno più testo? Io spero che non sia così...


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