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paolo

L'età avanza e perciò la lascio perdere ,coniugato con figlio ,milite assolto ,laurea in fisica + corsi post ,vita lavorativa intensa e a tipologia variabile dall'insegnante(breve) all'autonomo con passaggi in mutinazionali .
Interessi personali in elettronica ed informatica .

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  • Primo articolo martedì 08 Agosto 2010
  • Moderatore da martedì 11 Novembre 2010
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Ultimi commenti

  • Di paolo (---.---.---.118) 5 febbraio 2011 09:21

    Era implicito che l’atto non potesse essere emesso dalla Bocassini . Non discuto e non metto in dubbio il trauma di una perquisizione cosi’ come ben descritta dalla giornalista nel trasmissione di Paragone su RAI 2 ,ieri sera .Mi sono commosso (?) . Ma questo è quello che prevede la legge e non bisogna connotarlo come atto intimidatorio o ritorsivo . Perquisizioni simili le ricevono altri giornalisti di altre testate (vedi il Fatto Quotidiano ) ,quando sussistono i presupposti di un reato . E non si vede per quale motivo la stampa del gran visir Silvio debba godere di particolari tutele. Al limite si cambi la legge .

    Tornando al tuo ragionamento , l’equivoco di fondo è che in questo caso non è in gioco la libertà di stampa . C’è una non giornalista che tira fuori,con metodi al vaglio dei magistrati , una non notizia ,peraltro già utilizzata dal Giornale nel 1996 , per fini di evidente sputtanamento nei confronti della Boccassini . Dico e sottolineo non giornalista perchè il metodo utilizzato e la notizia in se in quanto non notizia ,escludono qualsiasi forma di giornalismo .Si è trattato di prefabbricazione di un’atto ai fini di colpire moralmente e professionalmente un magistrato ,con scopi ed intendimenti evidenti.
    Quindi non è in discussione nè la libertà di pensiero nè la libertà di stampa ,è in gioco l’obbligo dell’azione penale quando si configura un reato che , nel caso specifico ,è diffamazione a mezzo stampa . La foto in questione ritraeva la Boccassini ,anno 1981 ,che si baciava con il proprio fidanzato (ex lotta continua) oggi direttore di un quotidiano , in un’aula del tribunale . Atto per cui la Boccassini è stata sanzionata amministrativamente perchè non consono al rigore del luogo .
    Far diventare questa cosa ,con un’articolo tutto da leggere, una depravazione , un’atto equivoco da mettere quanto meno sullo stesso piano del bunga bunga ,con implicazioni di estremismo politico e quindi di malafede nei confronti del premier arlecchino ,non è giornalismo . E’ cosa molto diversa.

    Ciao e mi scuso per la lungaggine .

  • Di paolo (---.---.---.118) 4 febbraio 2011 23:02

    Damiano ,usa il blocco note (start -programmi -accessori - blocco note ) per il copia incolla altrimenti sbraghi le formattazioni .


    ciao
  • Di paolo (---.---.---.118) 4 febbraio 2011 22:41

    No MariLouise , l’Italia non è una repubblica fondata sulla menzogna ,l’Italia è stata sequestrata ,presa in ostaggio ,incartata da un capobanda abile nella menzogna . Da un giocoliere , da un’equilibrista , da un prestidigitatore che fa apparire e scomparire la sua verità , che crea le illusioni che vuole , che si avvale per perpetrare i suoi inganni del più antico dei poteri , ossia il danaro che elargisce ai più banali personaggi che l’umanità ha sempre prodotto ,ossia i ruffiani e i venduti . La pericolosità di questo cialtrone , di questo Vanna Marchi della politica è stata abbondantemente sottovalutata , soprattutto da coloro che dovevano essere i suoi avversari naturali e che sapevano da quale vermaio proveniva questo soggetto . I suoi padri putativi hanno un nome ed un cognome , si chiamano Bettino Craxi e Licio Gelli , due nomi una garanzia . Sapevano pure dove il pesce sguazzava e chi erano i suoi compari di viaggio , ma tutti hanno finto di non capire o hanno provato a gestirlo cosi’ come si può gestire una bomba a cui hai tolto la spoletta.

    E la bomba è scoppiata.
  • Di paolo (---.---.---.118) 4 febbraio 2011 17:47

    Hai capito benissimo Luigi . Quando senti dire : basta !!, non se ne può più di bunga bunga ,gossip e pettegolezzi , parliamo di cose serie ,di economia , di disoccupazione ,è tutta una manfrina per depistare dal vero problema che è il crollo etico e morale di un paese e delle sue istituzioni fondamentali .

    Non è un caso che questo argomento viene sbandierato proprio da quelli ,come la Lega , che hanno interesse a spostare il bersaglio dell’opinione pubblica per confondere le idee. Ma ho l’impressione che stavolta hanno sbagliato i conti ,almeno a giudicare da ciò che sta accadendo a radio Padania .
    Questo paese è stato sequestrato da gente senza scrupoli che non si fermeranno di fronte a niente e spolperanno tutto che quello che c’è da spolpare , fino all’osso.
    ciao a tutti
  • Di paolo (---.---.---.118) 4 febbraio 2011 15:59

    Caro Zag , permettimi di non essere assolutamente d’accordo con te . Premesso che il Giornale e Libero sono organi di partito e non libera stampa , ma questa è un’opinione del tutto personale , quando un membro del CSM , peraltro coinvolto politicamente,commette un reato e lo consuma assieme ad un giornalista direttamente interessato , inquanto dipendente di un imputato (Silvio Berlusconi) in vertenza con un magistrato (Ilda Bocassini) , quello che si configura è un disegno criminogeno ordito per colpire un rappresentante delle istituzioni ,screditarlo e quindi delegittimarlo , per depistare l’opinione pubblica dai fatti gravissimi che riguardano il nostro premier arlecchino.

    Quindi , in questo caso ,la libertà di stampa non c’entra proprio nulla . C’è un mandante , anche se non è esplicito ,che si chiama Silvio Berlusconi e ci sono due esecutori , tra i quali un rappresentante del massimo livello della magistratura ,che assolvono materialmente al compito richiesto .
    In paesi più seri del nostro ,probabilmente , più che il pc avrebbero messo sotto custodia igli artefici di questa bella impresa , ma qui siamo nella banana-repubblic e capisco che sarebbe pretendere troppo.


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