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Si sbandiera perchè c’è libertà di pensiero : finchè uno può dire ciò che pensa ritengo sia giusto, se lo ritiene, di manifestare il proprio pensiero. Ci fu chi a suo tempo criticò Blondet e altri come la Randazzo che, come lui, di punto in bianco o con poco preavviso ma sempre dandone notizia, resero il proprio sito di informazione a pagamento: poco o molto che sia è una questione, secondo me, di principio. Se tu sei convinto che è necessario diffondere notizie e informazioni vere, se ,e oggi ancora di più, è indispensabile che alcune notizie passino e siano comprensibili da tutti, non puoi chiedere denaro per fornire informazioni che possono ,oltretutto, fare la differenza tra un paese che affonda e uno che risorge. A questo punto è preferibile chi,come Grillo ad esempio, quando fa spettacolo si fa pagare, ma ha anche un sito dove, mi pare per ora non si paghi nulla (a parte gli acquisti di dvd eccetera).Ancora meglio etleboro.org dove c’è un invito a fare donazioni in denaro ma,con la precisazione , di farlo solo se ci credi. Quanto invece agli italici motivi per non pagare o non voler fare donazioni, mi pare logico ,per me almeno, che uno come Santoro che non parla di alcuni temi e che non li vuole sfiorare proprio, una persona (non l’unica certo) che non lascia ai propri invitati (ad alcuni di certo) il tempo di completare e argomentare il proprio pensiero, non gli dò volentieri nemmeno un euro: ma gli lascio la libertà ovviamente di richiederne 10 o 100 o anche andare gratis su youtube oppure ospite magari da Grillo o dove vuole o lo vogliono.
Un errore delocalizzare, un boomerang che presto o tardi ritorna. Di certo avrà, come imprenditore, affidato a qualcuno di fiducia operazioni per risparmiare e guadagnare di più. Fanno tutti così, come lo stato che seguendo le direttive o gli inviti dell’Ue deve esternalizzare i servizi, dalla bidelleria alle pulizie, dall’accompagnamento degli studenti alle mense. Solo che siccome lo fa uno che è noto o arcinoto, allora possiamo e dobbiamo crocifiggerlo o sputtanarlo. Quanto a ciò che diceva e predicava, è sufficiente una frase di Gesù e che dice più o meno così: fate come dicono ma non fate come fanno. Penso che sia meglio giudicare le idee di una persona e che non la persona stessa.
Non è nè il primo nè l’ultimo dei "famosi" che non ci sta a essere preso in giro o criticato: più spesso la satira o la presa in giro è rivolta verso persone della destra, Silvio per primo. E’ già successo che alcuni non ci stanno proprio,pensano di dover essere risparmiati : e come in questo caso, sono i più pericolosi. Basterebbe anche ricordare il battibecco con Ligabue o per andare a cercare altri,pensiamo a Grillo e ai dvd (oltre alle censura presente nel suo blog).
Non desidero che ci siano situazioni di privilegio, tuttavia mi allarmo quando nell’applicare le leggi non vedo tolleranza, comprensione e valutazione. E non mi si venga a dire (poi si è liberi di farlo, è chiaro) che le leggi sono così e io le devo far applicare: perchè penso che chi ragiona così, chi ,e li ho visti io, sommava lo stesso errore nelle dichiarazioni iva e dei redditi, nelle compilazioni delle bolle di accompagnamento, così da far lievitare il costo della multa... ecco io sono contrario a provvedimenti del genere e a gestire il rapporto con il fisco e con lo stato, in questa maniera. Quanto alla giustizia anche se funziona non credo che dia il pane o assicuri quel vivere dignitoso tanto richiamato nella costituzione: ciò che condanno è l’accanimento nei confronti delle persone, la mancanza di responsabilità civile e penale dei giudici (che si sa, e non lo dico io per primo, vengono al pari dei picchiatori condannati per i pestaggi di Genova, promossi o trasferiti, ma non radiati o espulsi). Ora che Berlusconi abbia commesso illeciti è da dimostrare: lui va giudicato e se colpevole condannato. Il suo vantaggio è di avere soldi e ,come accade nella maggior parte del pianeta il denaro ti permette di farla franca. Ciò non lo assolve dalle cose che doveva fare, le riforme, e che non ha fatto pensando agli affari suoi. Ma non legherei le due cose: diversamente per alienarsi anche chi non lo ha votato, avrebbe dimostrato facendo le riforme che lui non era un bluff: invece lo è. Basta vedere come si è comportato con Gheddafi. Mentre Di Pietro si è fissato ad andare contro Berlusconi, invece di criticarlo e dimostrare ,con proposte alternative, che l’Idv ha idee concrete e reali per far andare bene il paese.Non posso votare chi mette in primo piano la riforma della giustizia nè credo più alle parole dette in campagna elettorale "su che cosa farà nei primi centro giorni". Qui a Cagliari il Pd non ha fatto niente; in Sardegna , alla regione, il Pdl idem come sopra. Mi dispiace per le divagazioni (mie).
Caro Paolo capisco e sono d’accordo che la giustizia vada riformata,ma non con il giustizialismo di Di Pietro. Poi sbaglierò forse, ma prima faccio in modo che la gente abbia il pane, possa pagare le bollette e non le vengano pignorati mobili e aziende: poi riformo la giustizia e i meccanismi di Equitalia. Come sostengono in molti,come mi pare anche Marco Cedolin o Blondet piuttosto che Massimo Fini e il sottoscritto, c’è una logica a fare processi di piazza a chi non rilascia lo scontrino additandolo come male assoluto ed evasore incallito ma è stato dimostrato che è la pressione fiscale e le cifre da sborsare in assoluto che inducono a cercare di evitare o ritardare certi pagamenti. Se i soldi non riesco a "guadagnarne a sufficienza" come faccio a "pagare tutti"?
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