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Renzo Riva

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  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 20 luglio 2010 12:32
    Renzo Riva
    Ci sono un sacco di cavolate. I reattori di Hanford sono i progenitori di Chernobyl. Il plutonio veniva prodotto fertilizzando l’uranio 238 e poi separato per via chimica.
    Gli Hanford, una cittadina sul Fiume Columbia nello Stato di Washington, mi sembra fossero otto. Producevano un grammo di plutonio al giorno per megawatt termico (per motivi di sicurezza non era associata produzione di energia elettrica come Chernobyl) e vennero messi in disarmo negli anni Cinquanta.
    Il plutonio potrebbe venire anche ingerito. A parte la tossicità comune a tutti i metalli pesanti, essendo un emettitore alfa è pericoloso solo se inalato.
    Se volete informazioni più precise devo andare a rileggere quello che ho in archivio.
  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 20 luglio 2010 12:29
    Renzo Riva

    Strani concetti di libertà e di leggi bavaglio


    Davvero strani i giornalisti ed il suo ordine nel tacciare di legge bavaglio gli ultimi provvedimenti in tema di libertà e responsabilità degli organi d’informazione per quanto da loro pubblicato o trasmesso.

    Per parte nostra del C.I.R.N. dobbiamo invece registrare il bavaglio a cui sottopongono i nostri comunicati scientificamente irreprensibili mentre da parte di certuni sinistri “politically correct”, per esempio nei quotidiani locali in Friuli Venezia Giulia, si giunge perfino a porre come “Pubblicazione Riservata” certe “stupidaggini” firmate da free-lance ed elevate agli onori della cronaca con la loro pubblicazione; talvolta meriterebbero delle denunce per ingiustificato provocato allarme.

    Il locale C.I.R.N. F-VG si è visto non concedere, ovvero vietata, la possibilità della copia per gli usi propri da parte della direzione della maggiore testata di Udine del Gruppo Editoriale L’Espresso-La Repubblica.

    Un vero e proprio bavaglio ai “lettori” per limitarne l’uso per il diritto di critica e valutazione dei fatti: più che riportati “imposti”.

    Pertanto si rinviano al mittente tutte le critiche che la “cricca informativa” riserva a chi responsabilmente divulga notizie “scomode” in speciale modo sui temi energetici.

    Le ultime notizie “bufale” imposte ai lettori relative ai temi energetici sono la “Centrale a Idrogeno di Marghera” e la “Centrale Termodinamica di Priolo” che ha indotto i lettori nell’errore correlato di una soluzione energetica peraltro inesistente.

    Ai Signori della “Casta giornalistica” si ricordano anche i doveri e la loro deontologia professionale.

    Mandi,

    Renzo Riva

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 20 luglio 2010 12:15
    Renzo Riva

    http://www.asca.it/regioni-NUCLEARE__VESCOVO_CREPALDI__DIRITTO_INALIENABILE_PER_LO_SVILUPPO-517162—.html

    16-07-2010 NUCLEARE: VESCOVO CREPALDI, DIRITTO INALIENABILE PER LO SVILUPPO —>

    (ASCA)- Trieste, 16 lug - ’’Per la Chiesa il nucleare e’ un diritto inalienabile per lo sviluppo economico e sociale’’.

    Lo ha dichiarato l’arcivescovo di Trieste Mons.

    Giampaolo Crepaldi, oggi a Trieste, durante un incontro organizzato da SOGIN. Crepaldi ha ricordato che ’’la Santa Sede e’ tra i fondatori dell’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare’’ e quindi cio’ ’’consente di seguire da vicino e di promuovere per il bene comune, da un lato il processo di disarmo e non la proliferazione nucleare e dall’altro la ricerca e le possibili applicazioni pacifiche della tecnologia nucleare’’.

    ’’Assicurata la sicurezza degli impianti e dei depositi - ha aggiunto l’arcivescovo - regolati in maniera severa la produzione, la distribuzione e il commercio di energia nucleare, mi sembra vi siano i presupposti per una politica energetica ’integrata’, che contempli quindi accanto a forme di energie pulita, anche l’energia nucleare’’. ’’Da questi tre spunti penso di poter concludere che la Dottrina sociale della Chiesa ne’ assolutizza la scelta per l’energia nucleare, sposandola sempre e comunque, ne’ la condanna irrimediabilmente come sbagliata.

    Piuttosto essa la inserisce nella comune responsabilita’ dell’umanita’ a costruire il proprio progresso futuro, nel rispetto non, come spesso si dice, dei diritti dell’ambiente, perche’ l’ambiente naturalisticamente inteso non ha diritti, ma dei diritti degli uomini, compresi i poveri di oggi e di domani e le generazioni future’’ - ha concluso Crepaldi.

    fdm/cam/bra

    —>

    (Asca)

    Renzo Riva
  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 19 luglio 2010 20:11
    Renzo Riva

    e altro

     

    Resoconto di una serata del 8 Luglio 2010 sulla riunione svoltasi nella sala di un consiglio comunale in provincia di Udine, Reana del Rojale, dedicata al fotovoltaico con la massiccia presenza di operatori bancari del CrediFriuli.

    L’assemblea contava circa 100 partecipanti e fu aperta dal sindaco del PdL.

    Il mio intervento alla fine ha gelato tutti, chi per un verso chi per l’altro.

    Ho semplicemente ricordato come criminale la spesa di 20 miliardi di Euri del conto energia dal 2008 al 2027 grazie ai proventi della tariffa A3 delle rinnovabili e assimilate.

     

    Dati dell’AEEG (autorità energia elettrica e del gas): dal 2008 al 2027 le tariffe A3 origineranno una cassa di 100 miliardi di Euri così suddivisi:

     

    20 MLD al parco fotovoltaico di 1’200 MWp;

    € 70 MLD alle assimilite dei petrolieri per bruciare/termovalorizzare i rifiuti petroliferi;

    € 10 MLD alla centrale termodinamica di Priolo

    (progetto Rubbia).

     

    Ricordo che 1’200 MWp del fotovoltaico corrispondono ad una centrale tradizionale di 200 MW di potenza che lavora 8760 ore all’anno.

    Una centrale a carbone di 1’100 MW costa € 1 MLD, una CGCC (gas a ciclo combinato) costa € 2 MLD, una centrale con reattore elettronucleare AP 1000 costa € 3,5 MLD.

    Il lettore faccia i suoi conti poi capirà perché abbiamo le bollette più care d’Europa e siamo dipendenti dal nucleare importato per il 13% dei nostri consumi e per 85% dagli idrocarburi esteri.

    http://3.bp.blogspot.com/_agtF-qaio1s/TDg2DHFUuMI/AAAAAAAAAK4/8wbaBcA3KrE/s1600/Costi+Imprese+kWh.jpg

    http://1.bp.blogspot.com/_agtF-qaio1s/TDg14hnEmnI/AAAAAAAAAKw/8kvXSquLJzQ/s1600/Costi+Famiglie+kWh.jpg


    Dico che tutte le amministrazioni comunali che hanno promosso tali "incontri" ed in particolare quelle del PdL sono di una meschinità inaudita.

    Studi condotti in diversi Paesi convergono sul fatto che le rinnovabili sono un cancro economico che distrugge più posti di lavoro di quelli che creano ed esistono solo grazie alle generose regalie loro profuse.

    Si tratta di "posti di lavoro" parassiti, come i famosi lavoratori forestali di una certa Regione. Il Protocollo di Kyoto è stato stilato su un colossale abbaglio pseudoscientifico che assume come verità di fede una teoria del 1824.

    Se non vogliamo distruggere l’economia mondiale, esso va cancellato al più presto.

    Noi del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare siamo impegnati in una campagna di corretta informazione al riguardo, veniamo invitati al dibattito dalla parte avversa, ma la stampa nella sua generalità ci ignora (solo le lettere ci sono permesse), non comprendiamo bene se per talebane posizioni preconcette, per incapacità culturale della maggioranza dei giornalisti a trattare il problema o per reconditi condizionamenti o interessi.


    Ultima considerazione che può essere una massima, tratta dalla lettura dei libri del prof. Franco Battaglia:

    Non è la produzione d’energia che crea il lavoro

    bensì il suo consumo.

     

    Renzo Riva

    C.I.R.N. F-VG

    e

    P.L.I. F-VG

    Energia e Ambiente

  • Di Renzo Riva (---.---.---.95) 3 luglio 2010 12:30
    Renzo Riva

    Pubblicata come lettera sul Messaggero Veneto di Udine
    in data Venerdì 2 Luglio 2010 a pagina XVI

    BIOMASSE

    Una regia
    convogliatrice

    È da oltre due mesi che registro almeno 9 pubblicazioni di lettere di fautori delle caldaie a biomassa legnosa.

    Le due ultime sono del 22 e 23 Giugno 2010.

    Quella del 23, assieme ad un’altra del 4 Giugno ed alla prima della serie, sono state scritte da tre residenti di Buja.

    Sembra quasi d’intravedere una regia convogliatrice del consenso politico ad personam.

    Purtroppo il malcostume politico di fare leggi, con il malvezzo dei contributi e degli incentivi, ha lasciato il segno nelle menti di tanti e soprattutto di coloro che ne hanno chiesto i benefici.

    L’orizzonte politico degli scriventi, plaudenti l’iniziativa dei leghisti provinciali e dell’odierno consigliere regionale promotore di tutto questo ambaradan, è troppo limitato per capire che i rappresentanti friulani del “Sole delle Alpi” ci stanno portando ad un sistema comunista “in salsa verde padana” e per giunta antinuclearisti al pari dei comunisti o mai stati comunisti alla "Uòlter".

    Sembra quasi non si accorgano che i soldi del 50% degli incentivi siano pubblici e non piovuti da Marte; tolti dalle tasche dei concittadini già vessati dalle esose tassazioni che ingessano il mercato attraverso procedure di spesa dirigistica, al pari dell’inutile settore fotovoltaico tanto caro all’ex-segretario leghista e attuale assessore regionale all’agricoltura.

    L’unica via che posso suggerire a chi ha qualche cespite finanziario è di renderlo il più possibile invisibile al fisco (ci sono dei "bravi" commercialisti), divoratore dei sudati proventi di chi lavorando li ha prodotti, e sui quali l’appetito insaziabile dei politici li porta a concepire sempre nuovi escamotage per destinarli alla dirigistica spesa pubblica improduttiva.

    Per non parlare poi delle regalie di fine mandato, vitalizi compresi, che si sono attribuiti qualche mese fa.

    Ricordo una frase della “Lady di ferro” Mrs. Margaret Hilda Thatcher: I sistemi comunisti finiscono quando finiscono i soldi degli altri.

    Renzo Riva
    P.L.I. Energia e Ambiente
    Buja


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