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Giuseppe Riccardi

Giuseppe Riccardi

  Storico di formazione, ho conseguito un post dottorato in storia contemporanea all'EHESS di Parigi. Non sono un giornalista, ma di tanto in tanto mi permetto di dire la mia sui temi che mi stanno a cuore. Più che scrivere, preferisco leggere. Specie quotidiani, anche esteri, e libri, dove possibile in lingua originale, pigrizia permettendo. Leggere un romanzo coI dizionario, infatti, credo ti faccia perdere il piacere della lettura. Saggi storici a parte, i miei libri preferiti sono in genere gli ultimi che ho letto, la selezione la faccio a monte: quelli che mi raccontano un mondo insieme a una storia. Un modo di evadere e viaggiare, soprattutto quando posso muovermi di meno.
  Trai miei titoli preferiti: Hotel Calcutta di Sankar, Ogni cosa è illuminata di Safran Foer, Portrait of a Turkish family di Irfam Orga, La bastarda di Istanbul di Elif Shafak, Les echanteurs di Romain Gary, American Gods di Neil Gaiman, Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafis, Tolleranza zero, di Irvine Welsh. Negli ultimi tempi ho particolarmente apprezzato Scambi di David Lodge, Solar di Ian McEvan, Hotel New Hampshire di John Irving, La trilogia dell'Ibis di Amitav Ghosh e Shantaram di Gregory David Roberts. 

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  • Primo articolo giovedì 06 Giugno 2011
  • Moderatore da sabato 08 Agosto 2011
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Ultimi commenti

  • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.19) 19 ottobre 2011 13:08
    Giuseppe Riccardi

    Guarda, non sono un hippy (non so nemmeno se lo abbia scritto correttamente), né un movimentista e non starei a cercare troppe ideologie dietro disordini urbani di teppisti non diversi da quelli che infestano gli stadi. Se cerchi nel web, puoi facilmente vedere come molti di questi sedicenti anarcoidi postano immagini di scontri di "black block" o di scontri tra tifoserie indifferentemente. Dicevo anarcoidi, perché gli anarchici, al contrario di quelli, mi sembrano una cosa seria, non liquidabile in termini di ordine pubblico. Quelli all’opera sabato scorso mi sembrano piuttosto spie di un disagio sociale e giovanile, che è reale, e in parte il manifestarsi di tempeste ormonali preadolescenziali, altrettanto reali. La giovane età di molti dei fermati lo dimostra. La galassia anarchica, per quanto ne so, anche per l’aver conosciuto qualche anarchico con buone letture, mi sembra avere poco a che fare con quello che è successo sabato scorso.
     Questa ricostruzione/comunicato sui fatti di sabato scorso ha l’aria di essere decisamente in linea con l’ideologia. Non so a che titolo parli l’estensore di questo documento, ma se fanno sul serio come sembrerebbe, ci sarà ben altro di cui preoccuparsi. Ognuno si faccia le proprie opinioni, ma chi scrive ha l’aria di sapere di cosa sta parlando...e ripeto, mi pare decisamente coerente con la loro ideologia.
    http://informarexresistere.fr/2011/10/17/lopinione-dei-black-block-se-cosi-volete-chiamarci/#axzz1bB7KD0qH
    Temo però un disegno, non una riedizione della strategia della tensione, ma un tentativo di sfruttare gli scontri per far accettare all’opinione pubblica forti restrizioni del diritto di scipero e di manifestazione, questo sì. Ti invito a riflettere sulle parole di Francesco Cossiga, http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406
    E’ però un fatto che solo poche decine di poliziotti erano in piazza San Giovanni, le istituzioni, al contrario, erano ben presidiate. Questo confermerebbe la ricostruzione del comunicato sopra riportato. Una grave sottovalutazione? Un esito consapevolmente perseguito? La risposta a un piano ben più pericoloso di cui al Viminale erano al corrente? Ognuno faccia le sue valutazioni ma:
    1) Gli anarchici hanno fatto ben altro in passato.
    2) I Black block non sono i soli a non rifiutare la violenza come un mezzo legittimo per perseguire scopi politici. Scopi politici che non onestamente non vedo nelle macchine date alle fiamme.
    3) Molte erano le sigle di varie aree antagoniste presenti alla manifestazione
    4) Isolarsi con atti di teppismo non giova di certo alla loro causa. Sarebbe suicida anche nella loro logica

  • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.19) 19 ottobre 2011 11:30
    Giuseppe Riccardi

    Quello che hai scritto, non ti offendere, mi sembra semplicemente delirante...scusa la franchezza. Niente di personale, ovviamente. Ma a certe considerazioni anche condivisibili ne fai seguire altre assolutamente incoerenti con quelle. Il tutto in una confusione d’insieme di cui francamente non vedo la dritta. Non capisco dove vuoi arrivare, non ne seguo la logica di certi tuoi passaggi e, a essere sincero, probabilmente non ho nemmeno più di tanto capito cosa volessi realmente dire. Forse è un problema mio, un mio limite, forse no...

  • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.19) 17 ottobre 2011 15:15
    Giuseppe Riccardi

    Sottoscrivo appieno. Nessuna legge sul conflitto di interssi, nessun vero tetto antitrust nel settore dei media, norme sull’incandidabilità degli editori aggirate. La situazione in Italia è vergognosa. L’opposizione è stata largamente responsabile e complice dello stato attuale del settore, nessuno escluso. Ricordiamoci di loro, che per vent’anni abbiamo votato perché rendessero l’Italia un paese normale. Il filmato è illuminante sul ruolo avuto dall’ "opposizione". E’ forse l’unica volta in cui un membro della finta opposizione racconta come le cose siano veramente andate. Ed è di una gravità inaudita, un vero scandalo

    http://www.youtube.com/watch?v=Tv37Mb4QOsM

  • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.117) 7 ottobre 2011 23:43
    Giuseppe Riccardi

    In tutta sincerità, non credo che muoiano dalla voglia di entrare in un governo che giocoforza dovrà imporci altri sacrifici. Ogni giorno la maggioranza perde consensi e se tiene ancora in Parlamento, come giustamente rilevi, è solo perché non vi è ancora un’alternativa chiara. Ma vi è, credo, ben poco di politico: ogni governo di transizione, per avere i numeri, dovrebbe garantire ai parlamentari di arrivare a fine legislatura. Le elezioni anticipate farebbero perdere a tanti il vitalizio. Con i numeri impressionanti delle firme per il referendum elettorale, sarebbe molto impopolare andare alle urne con questa legge. Altri parlamentari ancora non sono certi della ricandidatura e, specie nella maggioranza, visti i sondaggi, anche la loro rielezione è molto dubbia. Questi sono i nodi che deve sciogliere chi vuole staccare qualche pezzo alla maggioranza. Molto interessante il riferimento a Cola di Rienzo, in effetti è molto calzante

  • Di Giuseppe Riccardi (---.---.---.125) 16 settembre 2011 19:58
    Giuseppe Riccardi

    Non so perché abbiamo dovuto scomodare questo presuntuoso e odioso bocconiano per fare quello che faceva Cirino Pomicinocon molti meno titoli. La politica degli infiniti condoni, fiscale, edilizio e quant’altro, sono stati devastanti e diseducativi. E non ci hanno portato che 4 soldi. Tremonti, che per tutta la vita non ha fatto altro che aiutare gli evasori a esportare illecitamente capitali, saprebbe bene come combattere sul serio l’evasione, se davvero lo volesse. Quanto al piano Rubik, non sono sorpreso: qualche tempo fa, un banchiere di Lugano che ha chiesto l’anonimato ha affermato che se un giorno dovessero rendere noti i nomi dei titolari di conti svizzeri, il Governo italiano cadrebbe quello stesso giorno. Ci sono tutti, il bel mondo, la nomenclatura di politici, imprenditori, finanzieri, banchieri e via dicendo. Sarebbe simpatico vedere i versamenti che stanno dietro le vicende "politiche" della storia del nostro disgraziato paese in questi ultimi anni. Penso ai leghisti ferrei difensori del Satrapo o ai cambi di casacca dell’ultim’ora che nel dicembre scorso hanno salvato il Nano. Chissà la Legge Gasparri, quanto avrà fruttato a chi le ha dato il nome. Spero solo di campare abbastanza per sapere cos’è veramente successo negli ultimi due decenni


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