Non esiste in nessun Vangelo sia ufficiale che apocrifo questa asserzione da lei citata:
"Gesù accusato dai Farisei di avere passato la notte con la Maddalena?"
Pertanto per evitare conusione nei credenti e non lei Signor Mauro Guidi è pregato a citate
questa fantomatica fonte.
Le ricordo che sono uno studioso biblista.
Eldomo
Oggi la chiesa ricorda il ruolo delle pie donne:
VANGELO (Lc 8,1-3)
C’erano con lui alcune donne che lo assistevano con i loro beni.
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù se ne andava per le città e i villaggi, predicando e
annunziando la buona novella del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti
cattivi e da infermità: Maria di Magdala, dalla quale erano usciti sette
demoni, Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte
altre, che li assistevano con i loro beni.
Parola del Signore.
OMELIA
"Il cristiano, testimone della risurrezione": ecco il titolo che potremmo
dare a questo breve brano di Luca. La risurrezione è infatti la vita di
Dio nel cuore dell’uomo, che lo deve portare alla sua completa
trasformazione, fino al giorno in cui i nostri corpi diverranno simili al
suo, come dice san Paolo. Ma questo passaggio alla vita di Dio nell’uomo
è già operante in noi. Gesù per le strade di paesi e città annuncia il
lieto messaggio del regno di Dio nel cuore dell’uomo. E, rischiando di
provocare sorpresa, non esita a farsi accompagnare da donne, e
precisamente da donne che erano state guarite dal peccato. Le avevano
viste possedute da spiriti malvagi; ecco che Cristo le ha ormai liberate.
Così partecipano ora alla vita di libertà e di gioia in Cristo, vita che
Cristo può estendere a chiunque si unisca a lui nella fede e nell’amore.
Queste donne sono già testimoni della risurrezione, della vita nuova.
Testimoniano che la parola di Gesù è una realtà, che il regno è già
presente, che è possibile all’uomo.
Io le vedo risplendere della gioia che Dio pone nel cuore dell’uomo quando
lo fa vivere della sua vita. Accompagnare Gesù Cristo, testimoniare la sua
parola di vita, grazie alla gioia dell’uomo liberato, che ognuno di noi
è.
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Meditazione del giorno
Giovanni Paolo II
Mulieris Dignitatem, § 16
« C’erano con lui i Dodici e alcune donne »
Sin dall’inizio della missione di Cristo la donna mostra verso di Lui
e verso il suo mistero una speciale sensibilità che corrisponde ad una
caratteristica della sua femminilità. Occorre dire, inoltre, che ciò trova
particolare conferma in relazione al mistero pasquale, non solo al momento
della croce, ma anche all’alba della risurrezione. Le donne sono le prime
presso la tomba. Sono le prime a trovarla vuota. Sono le prime ad udire :
«Non è qui. È risorto, come aveva detto» (Mt 28,6). Sono le prime a
stringergli i piedi (Mt 28,9). Sono anche chiamate per prime ad annunciare
questa verità agli apostoli (Mt 28,1-10 ; Lc 24,8-11).
Il Vangelo di Giovanni (vedi anche Mc 16,9) mette in rilievo il ruolo
particolare di Maria di Magdala. E’ la prima ad incontrare il Cristo
risorto... Per questo essa venne anche chiamata «la apostola degli
apostoli». Maria di Magdala fu la testimone oculare del Cristo risorto
prima degli apostoli e, per tale ragione, fu anche la prima a rendergli
testimonianza davanti agli apostoli.
Questo evento, in un certo senso, corona tutto ciò che è stato detto
in precedenza sull’affidamento delle verità divine da parte di Cristo alle
donne, al pari degli uomini. Si può dire che in questo modo si sono
compiute le parole del Profeta : «Io effonderò il mio spirito sopra ogni
uomo, e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3,1). Nel
cinquantesimo giorno dopo la risurrezione di Cristo, queste parole trovano
ancora una volta conferma nel cenacolo di Gerusalemme, durante la discesa
dello Spirito Santo, il Paraclito (At 2,17).
Quanto è stato detto finora circa l’atteggiamento di Cristo nei
riguardi delle donne conferma e chiarisce nello Spirito Santo la verità
sulla eguaglianza dei due – uomo e donna.
VANGELO DEL GIORNO / EAQ
4, Quai Koch
F-67000 STRASBOURG
Perché mettere fango dove c’è virtù e santità ?