Aspettavo con ansia un commentone di Gottardo... che
puntualmente è arrivato. E che mi legge con attenzione (grazie!) e nota spunti
interessanti (grazie!). Ad esempio che mi permetto il lusso di criticare chi mi
pare (ovvio) e che non concedo ai grillini uguale diritto di critica (ovvio
anche questo: sono loro che si presentano come forza politica innovativa e con
una proposta politica di direzione del paese, non io, quindi la loro critica all’esistente è implicita nella proposta politica).
Poi nota che ritengo l’astensionismo un pericolo per la
democrazia (ovvio) ma che poi la pratico (ovvio anche questo: si chiama –
nonostante le "tante" proposte – di mancanza di rappresentanza politica).
Stranamente non si mette a fuoco che le tante (sic) proposte politiche si
riducono a poca aria fritta: un PD obeso che è una brutta fotocopia della
Democrazia Cristiana di cui Forza Italia sembra ormai solo una corrente, una
sinistra impotente e autoreferenziale (cioè che da una vita osserva con attenbzione spasmodica solo il proprio ombelico per valutare se sia politicamente corretto o meno), un “nuovo” che dice di voler andare
oltre (e non si sa perché) alle differenze tra destra e sinistra, la cui unica
attività apparente è quella di rendicontare o non rendicontare le spesucce
personali (e sai a noi che ce ne frega...). Resta la Lega in crescita perché in
questo paese l’arroganza di una estrema destra, razzista e becera, ha sempre avuto
un suo ambito non trascurabile.
In chi dovrebbe riconoscersi uno che ambisce ad avere una
sinistra (ripeto: gauche, left, izquierda etc.) non ideologica, non dogmatica,
non ottusa, non autoreferenziale e quindi intelligente, innovativa, colta,
aperta al dialogo, ma chiusa ai clericalismi e alle derive trascendentali (e
potrei continuare così per un’altra mezz’ora) ?
Allora, per mancanza di rappresentatività politica, sono
costretto (che è altra cosa dal gettare la spugna) a guardare la scheda
virtuale e a non decidere. Oppure a farci uno scarabocchio sopra cercando di
resistere alla tentazione di scriverci il solito ...vaffa, che pure è stato il
refrain ossessivo dei grillini, mi sembra di ricordare, prima di diventare essi
stessi destinatari del medesimo messaggio (o Gottardo non se ne è accorto ?).
Quanto alla occasione d’oro, persa dai grillini, sono del
tutto d’accordo con Paolo, al di là di sue eventuali contraddizioni che mi
sembrano poco rilevanti (ovvio che Bersani doveva sollecitare e accettare un supporto da Grillo, ma ovvio anche che non doveva fidarsi nemmeno un po’ di lui). L’occasione d’oro era quella di incidere con tutta la
forza del 20 e passa per cento per imprimere al governo (anche fosse un
monocolore PD) una forza che da solo non aveva. Tenendolo ben stretto per i
cosiddetti in modo che non deragliasse e che facesse riforme di sinistra e non riforme foraitaliote mascherate. Qualsiasi analista politico, anche
ottuso, l’ha capito a quei tempi e ha ribadito lo sconcerto di fronte alla
stupidità del movimento che è salito sull’Aventino proprio quando poteva stravincere. Perfino Travaglio, da sempre fiancheggiatore non tanto
occulto, lo scrisse a chiare lettere, anzi chiarissime. Perfino Scanzi. Ma evidentemente i grillini
sono più ottusi del più ottuso analista politico...
Che altro dire ? Gli elettori vogliono leader decisi e forti
? Può darsi. Questo paese ha amato Mussolini e Berlusconi; e anche Togliatti e
Berlinguer. Ma pure Grillo ha suscitato simpatie infinocchiando tutti con
quella balla del “uno vale uno” (ma forse Gottardo non sarà d’accordo). Quindi
non sarebbe una novità. L’aria che tira
in tutta Europa è un’aria di brutta destra e in Italia crescerà indubbiamente
una lega lepenista. Vediamo se Grillo, dopo che si sarà riposato, ne rimarrà
affascinato pure lui. Non mi stupirebbe affatto.
Cordiali saluti a tutti.