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Il governo Monti deve dirci quanti derivati si nascondono nel nostro debito pubblico

Di Geri Steve (---.---.---.105) 10 febbraio 2012 19:10

La "finanza creativa" magnificata da Tremonti consisteva in un falso in bilancio: si diceva che si "acquistavano dei derivati", lasciando intendere che si acquistava qualcosa di simile ad azioni od obbligazioni, cioe’ qualcosa con un qualche valore positivo, e "creativamente" calava il deficit.

E’ evidente che il deficit non poteva calare magicamente: in realta’ veniva nascosto con queste oscure operazioni finanziarie che cambiavano vestito ai debiti, trasformandoli in contratti in perdita.

Ovviamente il travestimento non era gratis: il vestito veniva fornito da lussuose boutique, comunenemente dette "banche", che lucravano cosi’ bene su quei travestimenti da poter anche pagare lussuose tangenti, che quindi rendevano appetibili i travestimenti.

Il bello e’ che, come ben spiegato nell’articolo, noi non sappiamo quanto ci hanno inguaiato, ma quelle banche lo sanno bene, e forse per questo sono pronte a scommettere che non ce la faremo.


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