chiedo scusa, vedo che lei è un gionalista professionista: quindi le sottopongo queste sue frasi:
"...fumava un po’ di marijuana. Una pianta che viene demonizzata e chiamata droga, ma che in realtà fa molto meno male ed è molto meno pericolosa dell’alcool..."
per me, che manco fumo, probabilmente questo suo discorso non entra per nessuna via. Ma poi non vedo che c’azzecca con quello che voleva raccontarci. O forse sì, ne capisco il tentativo di classificare l’arrestato, poi deceduto in carcere, come un non drogato. Ma vede, quelle frasi si spingono oltre: vanno più in là rispetto a quello che lei voleva dire. Sono frasi già sentitie che hanno forza propria: fanno danno, se lasciate correre.
Non crede che lei, affermando con tanta sicurezza, che la marijuana non fa poi tanto male, in realtà non dà un buon esempio ai giovani e comunque a chi lo legge?