Mah...
Tutto è possibile, però in genere i fatti dicono qualcosa: le BR hanno rapito e
ucciso Moro, mica Andreotti o Cossiga.
Quel Prieti aveva attentamente premeditato il tutto, si era procurato la
pistola, le munizioni, si era esercitato... dopo di che ha sparato a dei
carabinieri, non a Letta o a un neo ministro o comunque a uno della casta. E
non per sbaglio o per incapacità: lì c’erano soltanto i carabinieri, niente
Letta e niente casta.
Giovanni Passanante e dopo Pietro Acciarito hanno accoltellato il re Umberto I,
e dopo ancora Gaetano Bresci gli ha sparato uccidendolo: a nessuno di loro è
mai venuto in mente di accoltellare o di sparare ad un carabiniere invece che
al re.
E allora? che senso aveva sparare ai carabinieri?
Se un senso c’è, l’unica cosa chiara è che il fatto si inserisce proprio bene
nel classico copione della strategia della tensione: creare paura, raccapriccio
e riprovazione, ma senza toccare il potere vero, perchè in realtà lo si vuole
rafforzare facendolo apparire come minacciato dal terrorismo.
Non conosciamo elementi per alcuna conclusione, ma neanche per escludere un
altro "classico" complotto da strategia della tensione. A meno di non
volerlo escludere per sostenere che i complotti non esistono e che se li
inventano i paranoici vittime della teoria del complotto.
GeriSteve