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Deandrade

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Ultimi commenti

  • Di Deandrade (---.---.---.10) 5 giugno 2011 12:56

    Per favore, quando si dice: "sono cifre, mica opinioni" si possono linkare articoli o riferimenti che diano oggettvità alle proprie esternazioni?

    Ecco delle fonti per le mie affermazioni precedenti:

    http://www.iaea.org/Publications/Fa...

    http://www.iaea.org/newscenter/news...

    E ripeto: "radiazioni milioni di volte superiori al normale" non ce ne sono, altrimenti in quella zona il genere umano si sarebbe estinto nel giro di 5 minuti...

  • Di Deandrade (---.---.---.155) 4 giugno 2011 12:55

    Un attimo: va bene dire che Battaglia esprime i propri concetti in modi non sempre consoni per un dibattito serio sull’argomento, però non si può nemmeno dire che dica solamente baggianate.

    Sul primo punto concordo con Lo Verme.
    Non capisco invece cosa si inteda per valori "qualche milione al di sopra i valori sopportabili dall’uomo": ciò non ha senso, anche perchè in un caso del genere qualsiasi individuo esposto morirebbe istantaneamente e non mi pare che questo sia il caso...
    L’incidente di Chernobyl è stato effettivamente almeno 10 volte più grave di quello di Fukushima, per il semplice fatto che la radioattività liberata, in Bq, è stata 10 volte più alta rispetto al caso giapponese. Guardando anche la tossicità, i nuclidi rilsciati in atmosfera nel 1986 erano notevolmente più pericolosi dello Iodio e del Cesio presenti nell’aria intorno a Daiichi, dato che si trattava di elementi costituenti il nocciolo, fra uranio e transuranici alfa-emettitori a lunghissima vita. Infine bisogna ricordare che la scala INES è puramente indicativa, non si può fare affidamento su di essa per quantificare gli effetti sulla popolazione.

  • Di Deandrade (---.---.---.154) 31 maggio 2011 16:44

    L’acqua radioattiva è una delle preoccupazioni principali al momento. Il problema è che ne stanno ancora pompando dall’esterno, nell’attesa (chissà quanto lunga) che si possa ripristinare una ricircolazione interna all’impianto, in modo da usare sempre la stessa acqua e non contaminarne dell’altra. Tenteranno quindi di decontaminare con varie tecniche quella attualmente presente e di rendere solidi i rifiuti così ottenuti, in modo che non si disperdano in ambiente.

    Riguardo alla tabella, i dati delle fonti rinnovabili sono così alti a causa della bassa ’"densità di energia" producibile: in questo caso bisogna costruire un numero elevatissimo di impianti per soddisfare la domanda. Il numero di operai necessari cresce proporzionalmente ai lavori da fare, quindi aumentano anche quelli che possono avere un incidente. Nell’articolo infatti si fa particolare riferimento al "rooftop" solar, ossia a quello installato sui tetti, che causa un discreto numero di vittime che cadono durante le operazioni di installazione e manutenzione.

  • Di Deandrade (---.---.---.154) 31 maggio 2011 15:27

    La scala INES è abbastanza inaccurata, ci sono dei limiti al di sopra dei quali l’incidente sale di classe ma è comunque una cosa un po’ approssimativa. Parametri più interessanti da osservare sono la radioattività liberata, che al momento è intorno al 10% di quella di Cernobyl, e i tipi di radionuclidi emessi (a Cernobyl sono entrati in atmosfera elementi costituenti del nocciolo e prodotti di fissione solidi, trasportati come aerosol, molto più pericolosi di Cs e I di cui si discute ultimamente).
    Bisogna sottolineare una cosa non chiarissima ai non addetti ai lavori: la fusione del nocciolo è un problema di natura tecnica e non comporta alcun rischio fintanto che il combustibile ed i materiali contaminati rimangono all’interno del reattore. Una cosa del genere è accaduta a Three Mile Island, dove le conseguenze sono state catastrofiche solo dal punto di vista economico (lì l’impianto era nuovo)

    Sulla questione delle vittime, credo che chiunque pensi che una sola perdita è una sconfitta per tutti. Qui però ci si dimentica sempre che i numeri da considerare non sono assoluti, bensì relativi allo standard tecnologico ad oggi usato, che è quello degli idrocarburi. Ad esempio, l’OMS dichiara che si contano più di 2 milioni di morti l’anno legati all’inquinamento atmosferico (http://www.who.int/phe/health_topic...): alcuni studi, facendo calcoli sul numero di incidenti e sui loro effetti, hanno mostrato come tendenzialmente, a parità di energia prodotta, quella nucleare sia più sicure addirittura di alcune fonti rinnovabili di cui uno non sospetterebbe mai (ad esempio http://nextbigfuture.com/2011/03/de..., ma credo se ne possano trovare di più ufficiali, al momento non riesco).

    Concordo pienamente sul fatto che sia necessaria una diffusione il più capillare, completa ed oggettiva possibile in ogni ambito.

  • Di Deandrade (---.---.---.154) 31 maggio 2011 14:22

    Errata corrige: ECRR, non ECCR.


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