Bersani ha ragione a difendere il PD e il suo operato. In fin dei conti lui è all’interno di un sistema condiviso da tutto il partito e quindi ha fatto tutto quello che era giusto. D’altra parte i compiti a casa li hanno fatti pure gli altri partiti, si sono comportati diligentemente Casini, Berlusconi, Vendola.
Non mi pare che ci sia qualcuno che i compiti a casa non li abbia fatti. Il sistema è questo per cui loro, i leader, si sono adeguati e se qualche cosa va storto non è certo colpa loro che hanno fatto le cose tutte in regola.
Mi viene in mente Ingroia e Di Pietro. Di Pietro che è anch’esso all’interno di un sistema si è accorto che il sistema è marcio nel caso della trattativa tra lo Stato e la Mafia (entrambi scritti con la maiuscola). Poteva fare i suoi compitini per casa e difendere Napolitano invece si è letto le carte processiali e ha detto che lo Stato è marcio: si è preso una responsabilità personale.
Di Pietro ha fatto bene però è stato sbranato dal sistema con la trasmissione Report della Gabanelli che lo ha diffamato e con i giornali che hanno sparso la diffamazione nella testa di tutti gli elettori.
Quindi chi ha ragione? Chi si assume la responsabilità personale del marcio che c’è nel sistema e viene sbranato oppure di chi è un ingranaggio del sistema e vuole sbranare chi gli dice che il sistema è marcio?
I cittadini sicuramente voteranno in massa i "sistemisti" e daranno le briciole ai denunciatori del marcio. Quindi hanno ragione i Bersani.