che discorsi! esisteva anche lo Statuto Albertino e la costituzione dell’URSS,
le leggi esistevano nel ventennio fascista, nel terzo Reich, nei regimi comunisti
esistono nei regimi totalitari che ancora si verificano
i diritti umani in America in Cina o in Iran vengono interpretati diversamente
i diritti civili e "umani" sono concetti storicamente e gograficamente definiti, cioè interpretati in modo diverso nel tempo e nello spazio, non ha senso parlare di cosa sia giusto o sbagliato in assoluto
i "principi" fondamentali che non possono essere messi in discussione sono pochi
per il resto le società civili evolute sono quelle nelle quali le costituzioni, le leggi, i diritti ed i governi risultano da una decisone presa democraticamente ed è pertanto migliore delle altre in quanto condivisa dalla maggioranza dei cittadini, ma non esiste una formula matematica per definire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato, esiste solo il "modo" giusto per scegliere, quello della soluzione maggiormente condivisa mediante il voto libero
ciò che tu ritieni giusto io posso ritenerlo sbagliato ma se vogliamo far parte della stessa società civile entrambi siamo tenuti ad accettare ciò che democraticamente è stato deciso.
sostenere che l’Italia è la tomba del diritto e che è un paese che continua a vivere senza giustizia e verità è profondamente sbagliato, non lo dico io ma lo dice il modo con il quale il nostro paese ha scelto la sua Costituzione, le sue leggi, i suoi governanti.
purtroppo troppo spesso questo concetto viene messo in discussione e c’è qualcuno che pretende di avere il predominio nelle decisioni e la superiore capacità di sapere dove stia la verità e quindi si convince che sono sempre gli altri quelli che sbagliano
ciao, alessandro