• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

Damiano Mazzotti

Damiano Mazzotti

"Il mestiere meno conosciuto in Italia è quello di cittadino".
Alberto Bertuzzi (campione dell'antipartitocrazia, "Scusate signori del Palazzo", 1979)
"La cultura è educazione all'attenzione".
Simone Weil
"La verità è la mia vera passione".
Amian Azzott
"Internet è la prima arma di costruzione di massa".
Riccardo Luna (2013, Cambiamo tutto!).
"Un vero studioso non giura fedeltà a nessun maestro"
Amian Azzott
"La democrazia è la partecipazione di un popolo al suo destino"
Arthur Moeller van den Bruck
"A volte Dio rende infelici gli uomini per vedere fino a che punto sono così imbecilli"
Alda Merini
"La Parola è stata data all'uomo (anche) per nascondere il pensiero"
Talleyrand
"La guerra più difficile è sempre la conquista dell'opinione pubblica"
Giulietto Chiesa
"La Libertà cammina a piccoli passi"
Anonimo
"Un poeta è uno che vede ciò che noi non vediamo"
Eugenio Montale
"L'uomo ha molto più da temere dalle passioni dei propri simili che dalle convulsioni degli elementi"
Edward Gibbon (grande storico, autore del saggio "Storia della decadenza e caduta dell'Impero romano")
"Di tutto quello che non puoi verificare puoi dubitare"
Amian Azzott
"Internet è nata per renderci più liberi, invece oggi contribuisce a farci essere più controllati"
Edward Snowden
"Se avessi un'ora per salvare il mondo, dedicherei 55 minuti a capire il problema e solo 5 minuti a trovare la soluzione"
Albert Einstein
 
Sono nato a Faenza (Ravenna, in Emilia-Romagna), nel 1970. Mi sono laureato in Psicologia a Padova nel 1995 (specializzazione Clinica e di Comunità), con una tesi bibliografica e sperimentale in Psicologia Sociale sull'invidia. Successivamente ho svolto diversi corsi di formazione: Consulente in Sessuologia (www.irf-sessuologia.it); Corso di Psicologia Relazionale e Sistemica (www.iscra.it).

Attualmente mi sto formando da creativo da autodidatta: sono diventato il ricreatore di me stesso e spero di creare un po' di Futuro (a volte mi piace recitare la parte del futurologo). Inoltre mi sto autospecializzando come Osservatore Scientifico, Ricercatore di Informazioni, Terapista Culturale, Allenatore della Mente, Supervisore Mediatico e Creatore di Intelligenze Collettive. Insomma, da vecchio vorrei diventare uno "Scienziato dell'Educazione" (non ai livelli di Andreas Schleicher che dirige il progetto PISA, www.oecd.org).

Ho scritto l'innovativo diario romanzato "Uomini e Amori Gioie e Dolori" (2008, è stato sviluppato attraverso lo scambio di sms tra partner amorosi), e il saggio internettiano "Libero Pensiero e Liberi Pensatori" (2009). In questo libro si trattano temi riguardanti la cultura, la società, la scienza, il web, il giornalismo, i libri (mi potete trovare su Progettobabele.it con in anteprima la sintesi aforistica di Libero pensiero e liberi pensatori; per la copia digitale: https://it.scribd.com/document/4620...).

Nel 2021 ho collaborato con https://visionetv.it/tag/damiano-ma.... Fino al 5 marzo 2021 ho collaborato con l'agenzia stampa internazionale https://www.pressenza.com/it/author.... Mi potete trovare anche qui: https://www.lantidiplomatico.it/new... (blog L'AntiConformista; bisogna scorrere in basso sulla destra della home). Fino a che morte non ci separi ricoprirò il ruolo di liberissimo studioso di Scienze Umane presso La Libera Università Internazionale del Web.
Quindi posso essere considerato un esperto di Scienze Umane applicate a distanza (nella cultura neorealista e informale del web mi posso autodefinire Damien von Jolly; von Jolly è stato uno degli insegnanti di Einstein). Infatti "la vera Università non ha un'ubicazione specifica, non ha possedimenti, non paga stipendi e non riceve contributi materiali. La vera Università è una condizione mentale" (Robert M. Pirsig, "Lila. Indagine sulla morale", 1995). In effetti negli ultimi anni ho sviluppato il primo corso online informale di "Teorie e Pratiche della Libertà Personale e Interpersonale", ispirandomi ai saggi dei migliori studiosi a livello nazionale e internazionale. Il corso è costituito dalle recensioni dei libri più significativi e dai numerosi link ai vari approfondimenti relativi ai video e ai documentari (alcuni doc sono stati segnalati nel mio comunicato mensile relativo agli eventi e ai suggerimenti letterari).
D'altra parte la rete dovrebbe "essere un supporto all'insegnamento nelle scuole, alla formazione personale e allo sviluppo culturale di attività aziendali integrate" (Roberto Vacca, Salvare il prossimo decennio, Garzanti, 2011; Patatrac!, Garzanti, 2009).
 
A causa dell'attacco cracker del mese di luglio 2010 mi sono stati attribuiti una dozzina articoli scritti da altri (nei mesi di luglio, giugno, maggio, aprile, marzo, febbraio e gennaio 2010). I veri autori di questi articoli non devono prendersela con me. 
 
Fuoriscena poetico
 
Dove c'è un albero da piantare, piantalo tu.
Dove c'è un errore da correggere, correggilo tu.
Dove c'è uno sforzo che tutti evitano, fallo tu.
Sii tu a scansare il sasso dalla strada.
 
Gabriela Mistral (educatrice e poetessa cilena, Premio Nobel per la Letteratura nel 1945)
 
 
Traduzione a uso e consumo degli "italioti":
C'è un albero da piantare? Lo pianto io.
C'è un errore da correggere? Lo correggo io.
C'è uno sforzo che tutti evitano? Lo faccio io.
E tolgo il sasso che trovo in mezzo alla strada.

Statistiche

  • Primo articolo mercoledì 08 Agosto 2008
  • Moderatore da lunedì 09 Settembre 2008
Articoli Da Articoli pubblicati Commenti pubblicati Commenti ricevuti
La registrazione 1115 3825 2500
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0
Moderazione Da Articoli moderati Positivamente Negativamente
La registrazione 9021 9003 15
1 mese 0 0 0
5 giorni 0 0 0












Ultimi commenti

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.91) 15 marzo 2020 12:22
    Damiano Mazzotti

    Un commento preso non a caso dal web, che condivido in parte, avendo una visione multidimensionale di tutti i fenomeni:

    La dottoressa dice quello che ti si sta ripetendo da 20 giorni.
    E cioè che se una persona che si è presa il coronavirus, anziché mettersi a letto con l’aspirina, spinta dal terrore, corre in ospedale a ricoverarsi (o peggio, viene costretta a ricoverarsi d’autorità) è molto soggetta a sovrainfezioni ospedaliere, anche antibiotico-resistenti.
    In soldoni: più gente va a ricoverarsi con un’infezione (e magari con difficoltà respiratorie) già in atto, più gente rischia di lasciarci la pelle, non per il virus, ma per ciò che contrae in ospedale.
    E’ per questo che dico che il terrore scatenato da giornali, TV e strillonatori delle loro stupidaggini è la principale causa di morte di questi giorni.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.91) 15 marzo 2020 12:16
    Damiano Mazzotti

    Per capire che i test dovrebbero essere più affidabili altrimenti crolla qualsiasi discorso scientifico e pure parascientifico:

    https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Potential+fak-lpositive+rate+among+the+%27asymptomatic+infected+individuals%27

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.91) 15 marzo 2020 11:51
    Damiano Mazzotti

    E se a un esperto americano fosse sfuggito un serpente velenoso dalla mano? Un commento preso non a caso dal web:

    Comprendo i tuoi “dubbi cinesi”. La spiegazione (ovviamente provvisoria e passibile di modifiche) che mi sono dato è che si tratti di una manifestazione delle diversità dei percorsi di pensiero e strategici cinesi rispetto a quelli statunitensi. Provo a spiegarmi.

    Le élite cinesi pensano e ragionano “da cinesi”, dunque privilegiando approcci molto più tangenziali e di lungo corso, invece che rapide stoccate vibrate al momento giusto. Tutta la loro strategia geopolitica degli ultimi anni è stata caratterizzata dalla tendenza ad “accumulare” in previsione di scenari futuri lontani, almeno nei loro piani (basti pensare al ruolo della Cina in Africa, a questo proposito). Questo tipo di approccio privilegia qualità e caratteristiche quali la tempra e la resistenza, cose su cui la Cina sembra essere disposta a puntare anche in un’ottica di confronto diretto con gli Stati Uniti: spingere verso situazioni di logoramento, che probabilmente loro vedono più sfavorevoli per l’avversario che per se stessi.

    Dunque, nel caso attuale del Coronavirus, è possibile che i cinesi ritengano, a torto o a ragione, che agli Stati Uniti possa “scappare l’anguilla” dalle mani, finendo dunque per impantanarsi nella situazione da essi stessi generata, e finendone maggiormente danneggiati in termini economici, politici e di tempo perso sulla tabella di marcia. Tempo che probabilmente i cinesi credono di poter utilizzare per cementare ulteriormente la propria posizione e prepararsi al “dopo” (con cose come la Via della Seta, che probabilmente è stata involontariamente o meno il chiodo di bara finale al progetto europeo, assieme ad Aquisgrana).

    Questa visione non è priva di precedenti storici, ma la ritengo assolutamente sbagliata in questo caso. Gli impantanamenti statunitensi del passato o altre situazioni di stallo erano determinate più dalla volontà USA di non spingersi in certe aree e oltre certi limiti, non dalla fattuale impossibilità di farlo. La differenza dirimente di oggi è che gli Stati Uniti, forse per la prima volta dopo tanto tempo temono per la propria sopravvivenza. Perché gli USA vedono se stessi solo ed unicamente come superpotenza, non riescono nemmeno a concepire una loro esistenza come potenza semplice, magari addirittura vincolata alla sfera di influenza di una superpotenza straniera.

    Sono abituati al potere. Un potere che esercitano praticamente senza limiti da moltissimo tempo. Loro saranno disposti a spingersi dove mai si erano spinti pur di preservare (e in un certo senso ripristinare) questa cosa. Forzeranno la mano, violeranno ogni comune “prassi” o “limite” delle usuali strategie geopolitiche. Lo faranno perché ormai prendono sul serio Russia e Cina, e non sono più sicuri al 100% di poter vincere questa battaglia.

    Almeno, questa è per ora la spiegazione che mi sono dato sul versante cinese. Eventuali motivazioni Iraniane (ammesso che esistano) andrebbero penso ricercate in scenari più “regionali”, magari nella ipotetica contropartita di “tenere buono” Israele e le sue mire, ma questo è un altro discorso.

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.91) 15 marzo 2020 11:21
    Damiano Mazzotti

    Eravamo già messi male due anni fa!! Come possiamo pretendere di affrontare due nemici influenzali, di cui uno più cattivo con le stesse armi di due anni fa!!

TEMATICHE DELL'AUTORE

Recensioni Tribuna Libera

Pubblicità



Pubblicità



Palmares

Pubblicità