Manifestazione pro Genchi

par Vincenzo
giovedì 26 marzo 2009

Il 28 marzo, davanti ad ogni questura d’Italia, sarà possibile manifestare per difendere la giustizia e la libertà.

Chiunque potrà creare vari sit-in davanti le questure, previa autorizzazione delle stesse, per difendere Gioacchino Genchi.

E’ questa la manifestazione organizzata per il 28 marzo per manifestare a favore del consulente di De Magistris che sta passando per criminale. L’iniziativa è partita da Sonia Alfano, Salvatore Borsellino e Benny Calasanzio, precisando che loro creeranno un sit-in davanti la questura di Roma che ha dato la sua autorizzazione.

Gli organizzatori hanno specificato che vogliono manifestare senza gazebo o banchetti e invitano tutti a prender parte all’evento, chiedendo le varie autorizzazioni alle questure per una manifestazione pacifica.

Hanno inoltre pregato di non portare bandiere con scritte offensive o sovversive verso lo Stato per scongiurare denuncie per vilipendio. Solo il leader della Lega può usare la bandiera italiana per sovvertire lo Stato. Siamo una democrazia.

Questo il messaggio degli organizzatori: "i poteri forti" devono capire che in Italia, in tutta Italia, ci sono cittadini informati e coscienti che sono disposti a schierarsi fisicamente in difesa di una grande uomo e di un grande professionista come Gioacchino Genchi.



Rinnoviamo quindi l’invito ad andare oggi stesso a chiedere l’autorizzazione. Nel caso in cui vi fosse negata, vale la precedente soluzione: gruppetti di 4-5 persone apparentemente indipendenti che con i loro cartelli daranno un segnale di fortissima solidarietà a Gioacchino Genchi.
L’iniziativa partirà il 28 marzo dalle 10 alle 15.

Bisogna farsi sentire perchè i telegiornali e i giornali, essendo in un paese dove la democrazia è pura, non parleranno di questo evento o se lo faranno lo dipingeranno come un corteo incivile in difesa di un indagato.

Una volta i magistrati, i collaboratori e i giudici venivano fatti esplodere sull’autostrada o per le vie di Palermo o sui binari dei treni, ora questi vengono uccisi con lo stesso modo in cui sono stati dipinti Genchi, De Magistris e altri.

Bisogna fermarli prima che la dittatura prenda il sopravvento.


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