Venti anni fa cadeva il muro di Berlino

par vitof
lunedì 9 novembre 2009

Berlusconi e la Lega non possono festeggiare la caduta del muro di Berlino come un loro "apparentamento" politico.

Nelle prime ore del 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell’est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire, davanti agli occhi esterrefatti degli abitanti di tutte e due le parti, un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città, che avrebbe diviso le famiglie in due e tagliato la strada tra casa e posto di lavoro, scuola e università. Contro quel monolite di teutonica pignoleria ideologica si sono infrante le illusioni delle generazioni post-belliche votate all’edificazione di una società più giusta, a misura d’uomo.


Il muro è caduto da venti anni e nel commemorare l’anniversario corre l’obbligo di riflettere sugli altri muri che affliggono l’umanità. I muri della fame, della povertà, delle malattie, dell’intolleranza, dell’odio razziale, della prevaricazione e delle guerre sbagliate che producono paci impossibili o non le producono affatto. Oggi gli istigatori all’odio si propongono all’opinione pubblica come i paladini della libertà, celebrano la caduta del muro come una loro battaglia. La presenza di Berlusconi a Berlino per celebrare l’anniversario, invitato dal Cancelliere Angela Dorothea Merkel, stride con la politica xenofoba della compagine governativa italiana. Questi moderni boia della democrazia italiana, sono quelli che odiano il diverso, il negro, il Rom, l’islamico, quelli dei respingimenti, delle escort, della “pippata” di coca, pregiudicati che siedono nei tavoli del Parlamento Repubblicano e malati di omofobia.

Costoro si incensano di pubblica libertà, mentre l’inchiostro delle loro leggi (ad persona) ci macchiano di nuovi muri ideologici. Infangano la morale. Come quando imbastiscono crociate in favore dei crocifissi appesi ai muri delle scuole e dimenticano amore e carità. Ogni commento sul piano politico e morale è superfluo. Ma una cosa dobbiamo chiedere, anzi, pretendere: non si accostino mai più questi comportamenti e questi personaggi alla caduta del muro. Oggi, "questi modelli di immacolato candore religioso", ci propongono una nuova crociata conto il "saraceno". La sentenza emessa dalla Corte di Strasburgo sul crocifisso nelle scuole "per noi è assolutamente inaccettabile". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. "Che l’Italia sia un Paese in cui il cristianesimo è la sua storia -ha proseguito il premier- lo sappiamo da sempre". E’ lui a non conoscerlo! Lui e La lega. Berlusconi e la Lega sono i nuovi "muratori" che innalzano i muri dell’intolleranza è l’intransigenza verso (o la mancata accettazione di) persone o opinioni che esprimano punti di vista e culture differenti, e non possono festeggiare la caduta del muro di Berlino come un loro "apparentamento" politico.


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