Vaccino H1N1: controinformazione o effetto fessing

par Frankbull
venerdì 6 novembre 2009

Leggo oggi un articolo di Pint sulla vaccinazione anti H1/N1 e non posso esimermi dal contrinformare la gente!

Non sono a conoscenza del grado di preparazione di Pint nel campo biologico o medico, ma di una cosa sono certo che ha scritto poche cose esatte e poche vere! Innanzitutto è corretto dire epidemia in Italia (pandemia quando l’epidemia riguarda più nazioni) e soprattutto vorrei dire che il vaccino anche volendo è stato disponibile solo a parole nel periodo pre-influenzale (adesso, salvo i casi necessari, serve di più fare quello stagionale). Non si può in questo caso parlare di ceto o italiano medio, qui si tratta di genitori di tutti i ceti e tipologie! Quale genitore non è ansioso per la salute del proprio figlio e figurati poi se provato da esperienze non belle di salute (bambini a rischio)! Quando senti, non solo in TV, che l’epidemia H1/N1 in Messico ha fatto numerose vittime e gravi danni, che il virus è molto virulento e che sta diventando pandemico, il minimo che può fare un genitore è quello di allarmarsi!

Quando poi scopre che l’epidemia è arrivata in Italia, apriti cielo! Quando si parla di batteri si può anche scherzare, ma quando si tratta di virus si deve scherzare meno! Sono cangiandi, schizzati e imprevedibili e non a caso per la maggior parte di essi (più pericolosi) si ricorre alla vaccinazione! Il vero problema è che non si è avuto il tempo di poter produrre e verificare l’efficacia del vaccino (cosa peraltro garantita dal ministro e dalla casa farmaceutica produttrice) e che per questo non è stato disponibile in tempo per poter effettuare una profilassi almeno per il 15-30% di soggetti a forte rischio!

Mia moglie, pediatra di base, non ha avuto a disposizione nessun vaccino H1N1 e nessun operatore sanitario o soggetto a forte rischio del barese fino ad oggi si è potuto vaccinare. Però sui danni da vaccinazione, siamo sempre lì e se i soggetti allergici alle proteine dell’uovo et similia non la fanno, i problemi sono quasi nulli. Lo shock anafilattico, nei soggetti allergici è all’ordine del giorno! Eppoi il consenso informato va dato in primis per legge poichè il medico (nelle vaccinazioni non obbligatorie) non può costringere il paziente a vaccinarsi (non per scaricare le proprie colpe) e se si continua così, il medico o il chirurgo lo faranno solo pint e quei pochi illuminati come lui che non sbagliano mai (i robot).



I farmaci sono delle sostanze o principi attivi che devono ripristinare un equilibrio alterato (per cause a volte note ed altre sconosciute). Quando si esagera e questo equilibrio non viene raggiunto il farmaco non solo non è utile ma può diventare dannoso! E’ importante che se ne faccia sempre una valutazione del rischio -beneficio! Nel caso del vaccino (qualora fosse tempestivo), dato il suo basso costo, un genitore fa una valutazione e pensa: se sono troppo zelante rischio solo l’effetto lemming, ma se non lo faccio e capita la morte da suina rischio anche l’effetto fessing! E sopratutto ricordatevi dei tempi che furono, quando non esistevano i vaccini e tanti farmaci utili (ricordatevi quanti poliomelitici e quante persone morivano per patologie a cui non si poteva fare una profilassi o cura).

Altroché lo 0,1-0,3 % di effetti indesiderati che coincidono più o meno a quello che produce l’acqua ghiacciata. Andate a quel paese! e dite che vi manda un biologo che per 35 anni ha contribuito a guarire tanta gente guadagnando meno di un lavoratore che ha sempre lavorato in nero ed è proprietario di ville, case, macchine di lusso ecc. ecc.

Scusami piint niente di personale, sono stato severo ma comprendimi è il mio campo, la mia vita!


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