Stilata la classifica delle migliori Università del Mondo: Italia mai così male

par Francesco Rossolini
giovedì 8 ottobre 2009

 

Come ogni anno Times Higher Education ha stilato la classifica delle migliori Università del mondo tenendo conto di molteplici parametri, che dovrebbero rappresentare la migliore formazione e di conseguenza le migliori possibilità d’inserirsi nel mercato del lavoro. Harvard mantiene il primo posto seguita più o meno da vicino da Cambridge, Oxford e dal M.I.T. (link della lista completa a fine pagina).

Anche nelle edizioni precedenti l’Italia non ha mai brillato particolarmente ma quest’anno nelle prime 100 Università del Mondo non ce n’è neanche una del Bel Paese. La migliore delle Italiane è l’Università di Bologna che occupa la posizione 174.

In controtendenza rispetto alle Università Europee che guadagnano posizioni anno dopo anno, l’Italia rimane il fanalino di coda proprio nel fondamentale settore della formazione universitaria.

Le motivazioni di tale pochezza sono ben conosciute ma irrisolte. La mancanza di fondi nella ricerca è la causa principale, in Italia si investe molto poco nell’istruzione, ma fattori correlati come il discredito dato ai Docenti di ogni ordine e grado ed il misero trattamento economico, portano i migliori professori o a cambiare Nazione o a cambiare mestiere.

Poi c’è la vecchia ed irrisolta “tragedia sociale” del nepotismo o della coaptazione negli Atenei Italiani. Non c’è concorso che non sia fatto ad personam, non esiste la meritocrazia, manca la parità tra i sessi e non c’è nessuna verifica reale del rendimento degli Ordinari.

Insomma i problemi nell’Università Italiana abbondano, come del resto in tutto il sistema scuola, per risolverli occorre rendere la posizione di Docente realmente meritocratica ma soprattutto investire massicciamente sulle infrastrutture come laboratori, aule, case per gli studenti e biblioteche.

La lista delle 100 migliori Università del Mondo è consultabile a questa pagina: link


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