Stati Uniti, cauto ottimismo: PIL + 3,5%

par Francesco Rossolini
venerdì 30 ottobre 2009

 

Dopo ben quattro trimestri negativi il PIL inizia a crescere con un confortante + 3,5% negli Stati Uniti. Sono ripresi leggermente i consumi e la fiducia, fattori determinati in questo frangente.

Un solo trimestre positivo non fa primavera ma tenendo conto che ci si avvicina alle festività, generalmente il periodo più fiorente per i consumi, si può iniziare a tirare un leggero sospiro di sollievo, almeno in USA.

Di certo rimangono problemi strutturali da risolvere, soprattutto nel sistema finanziario, e non è detto che la crisi sia servita a sanare tutti quei comportamenti pericolosi e poco chiari dell’alta finanza, però si fa strada la voglia di ripresa e di normalità.

I forti investimenti pubblici volti a rilanciare l’economia hanno dato alcuni effetti positivi, anche se la disoccupazione rimane a livelli allarmanti ed un totale riassorbimento di tutti coloro che hanno perso il posto di lavoro è molto lontano.

Dunque cauto ottimismo ma consapevolezza per le difficoltà da superare stanno caratterizzando questo fine 2009 in USA.

Ben diversa la situazione in Italia dove, come ben spiegato dal governatore della Banca D’Italia Draghi, rimangono una fortissima incertezza e molta fragilità. Le piccole e medie imprese si sentono schiacciate tra il calo delle commesse e la mancanza di liquidità dettata dalla stretta delle Banche. Una situazione complessa e preoccupante, come fatto notare dalle associazioni di categoria.

Spetta alla politica trovare una soluzione a questa impasse,  soluzione che però tarda ad arrivare. 


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