Scandalo razzismo a Verona. L’obiettivo è ancora Balotelli

par parisius
giovedì 7 gennaio 2010

... e il sindaco Tosi soffia sul fuoco, invece di difendere Balotelli

Il giocatore: "Ogni volta che vengo qui a giocare il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo".

"Ogni volta che vengo qui a giocare il pubblico di Verona mi fa sempre più schifo". Comprensibile sfogo del forte attaccante dell’Inter al termine della partita vinta a Verona contro il Chievo (marcatore: lo stesso Balotelli, all’11° minuto). Anche quest’oggi il giocatore di colore è stato beccato dai sostenitori avversari con fischi e cori. Poi, parlando della partita, dice: "Il gol più bello? No, è stato quello col Rubin Kazan su punizione, ma quello di oggi è importante. Siamo stati bravi, una vittoria sofferta. Assenze? Questa è l’Inter, non è un oratorio: tutti sono forti. La mia ammonizione? Sono stato stupido, a me succede".

Sullo sfondo: uno spettatore scarica le sue frustrazioni contro il giovane campione.

 

"Balotelli è un ragazzino immaturo e presuntuoso. Non sarà mai un campione". È la prima, inspiegabile reazione del sindaco scaligero Flavio Tosi alle dichiarazioni del 19enne attaccante dell’Inter. Tosi, che non era allo stadio per assistere al match, ha spiegato all’Ansa che "i veri campioni sono tali quando sono anche umili e hanno buon senso".

Bene, bravo. Ma perché questo non vale per Verona e i suoi cittadini?



"Balotelli non possiede queste caratteristiche" ha rincarato la dose quello che è uno dei più polemici - e discussi - sindaci d’Italia. "Prendersela con il pubblico del Chievo, che è tra i più corretti in assoluto, è paradossale. Povero Balotelli! Non sarà mai un campione!".

Già. E così si rigira la verità... Ma ormai ci siamo abituati. La vittima diventa il colpevole. Anche secondo l’allenatore e il presidente del Chievo sarebbe lo stesso Balotelli, "con i suoi atteggiamenti", ad aizzare il pubblico...

Non ci sono davvero parole per descrivere lo sgomento suscitato da tanta mistificazione della realtà. Che cosa si rimprovera al simpatico Mario? La sua bravura? La sua aitanza? O...? Purtroppo, questi toni (nella politica, negli stadi, per strada) rammentano da vicino l’atmosfera che si respirava in Germania alla vigilia dell’avvento al potere di Hitler.

Dunque la Storia non ci ha insegnato niente?
Evidentemente no. In Italia, più che altrove, siamo a un passo da un’immane tragedia sociale. Stop racism!


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