Povera (al)italia

par Simone Brunozzi
mercoledì 24 dicembre 2008

Leggo oggi sul Corriere online dei problemi di Alitalia, tutt’altro che risolti.
Il titolo la dice tutta: “Alitalia, ancora caos a Fiumicino”.

Mi vorrei soffermare solo su un particolare, che riguarda la mia esperienza degli ultimi mesi: quando si visita un paese, la prima cosa che colpisce è proprio l’aeroporto (ovviamente, quando si usa l’aereo per raggiungerlo).
In Europa gli aeroporti “fanno a gara” per essere sempre più belli e ben organizzati. Sono contrario alla trasformazione graduale degli aeroporti in enormi centri commerciali con prezzi esagerati, ma quello è un altro discorso.

Leggendo ciò che succede a Fiumicino, e scoprendo che i passeggeri, in attesa di riuscire a partire, “hanno trascorso la notte bivaccando sulle poltrone all’interno delle aerostazioni. Per loro, a cura della società di gestione e della Protezione Civile, sono state distribuite coperte pasti e bevande calde”.

Non credo che la situazione Alitalia, e quella quindi nello specifico dell’aeroporto di Fiumicino, siano semplici da risolvere.

Tuttavia, mi rattrista molto che, ancora una volta, questa sia l’immagine che il nostro bel Paese mostra al mondo. Ironicamente, i passeggeri Alitalia sono quasi tutti italiani. Forse è anche l’immagine che noi stessi abbiamo, del sopracitato bel Paese, che non ci fa una bella figura.


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