Niente credito per mancanza di aspettative sull’economia

par domenico stramera
giovedì 11 giugno 2009

Arretramento, riflusso, stagnazione
Dall’inglese “recession” - Fase del ciclo economico caratterizzata da un rallentamento 
La Recessione economica, indica i livelli di attività produttiva più bassi di quelli che si potrebbero ottenere, usando in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione.
 
Se il potere di acquisto delle famiglie risulta insufficiente e non assorbe la crescita della produzione si determina un calo degli investimenti e la chiusura di numerose imprese.
 
Il calo dell’occupazione riduce la domanda di beni di consumo, provocando la riduzione della produzione, gli imprenditori producendo meno sono costretti a licenziare, innescando a loro volta un ulteriore calo dell’occupazione anche in altri settori.
 
Se il profitto nel settore dei beni di consumo diminuisce, il reinvestimento rallenta, provocando una crisi nel settore di produzione; se la domanda di beni di consumo diminuisce, la crisi si aggrava ulteriormente.
 
Si innesca così, una flessione nello sviluppo, dovuta al rallentamento del ritmo di produzione del paese, che deteriora gradatamente la qualità della vita e dei servizi dei cittadini.
 
Aumentando gli investimenti nella spesa pubblica per le infrastrutture, si innesca il processo inverso della recessione. 
 
Nelle fasi di ripresa aumenta l’occupazione e conseguentemente il reddito delle famiglie, si riducono i costi per gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione etc.) si realizzano infrastrutture che aumentano l’efficienza delle attività produttive e la qualità di vita dei cittadini, consentendo l’inversione del ciclo e ponendo le premesse per un a nuova ripresa.
 
Con la ripresa i lavoratori ottengono aumenti salariali che incentivano l’aumento dei consumi ed il miglioramento del ciclo di ripresa.
 
L’aumento dei consumi, generato dalla crescita della domanda, provoca un aumento della produzione per soddisfare la crescita della domanda (effetto acceleratore degli investimenti).
 
Le variazioni cicliche vengono influenzate anche dalla disponibilità delle banche alla concessione del credito.
 
L’efficienza dell’investimento dipende da cinque fattori:
 
la tecnologia utilizzata;
il livello di organizzazione;
il prezzo dei beni capitali;
il costo del denaro per finanziare gli investimenti;
l’andamento del mercato del bene prodotto.
 
Se tutti i sopraindicati fattori sono equilibrati, aumenta la disponibilità all’investimento e l’aspettativa sulla redditività.
 
L’aumento degli investimenti fa crescere le attività produttive e il fenomeno si autoalimenta grazie al meccanismo moltiplicatore.
 
Aumenta anche la disponibilità delle banche alla concessione del credito.
 
Allo stato attuale la mancanza di concessione del credito delle banche è determinata anche dalla mancanza di aspettative sull’economia.
 
La creazione di nuovi stabilimenti produttivi, provoca l’aumento della produzione e dell’occupazione in tutti i settori produttivi che forniscono materiali e macchine necessari a costruirli e a farli funzionare.
 
L’aumento dell’occupazione determina a sua volta l’aumento della domanda verso i settori che producono beni di consumo.
 
Le banche crescono se cresce il territorio, quando le banche hanno liquidità concedono prestiti a tassi di interesse ridotti, ciò stimola ulteriormente la produzione e gli investimenti e la ricerca.
 
L’innovazione consente di inventare nuovi prodotti e migliorare quelli esistenti, diminuendo i costi.
 
L’effetto moltiplicatore viene invece frenato quando la domanda si rivolge ai prodotti esteri.

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