La vergogna de IlPadano.com: si nega l’olocausto e si sbeffeggia Saviano

par L’89
venerdì 6 novembre 2009

 

Gente, andar dietro ai padani su internet è un vero spasso! Mi sento buono, e in vena di condivisioni: beccatevi una sporta di lerciume verdognolo. Vivamente consigliato, oggi, è il sedicente quotidiano indipendente online “IlPadano.com“. Sa distinguersi, il nostro, dalla fumazza giornalistese che Roma stampona ci propina nelle insubriche edicole, perfino dalla troppo accomodante Padania (gettata la sciabola dei quiz Berlusconi-Mafia da troppo tempo). Ma veniamo a noi. Categoria di vago interesse: le lettere al “direttore” (tale Giulio Ferrari. Provate a contattarlo via mail, non disdegnerà repliche). Lettera numero 1.

E SE MONS. WILLIAMSON AVESSE RAGIONE?

Caro direttore,
ho visto sul Corriere.it il video dell’intervista “incriminata” al vescovo cattolico-tradizionalista 
mons. Williamson. Mi sembra che questo prelato abbia esposto in maniera assolutamente pacata quelle che sono le sue perplessità su una controversa questione di storia moderna: l’esistenza delle camere a gas nei “campi” tedeschi durante la seconda guerra mondiale. [...]; sulla questione delle camere a gas [...] si è voluta imporre una verità, un pensiero unico perché evidentemente la cosa non era tanto limpida. I diversi storici che l’hanno confutata, molti di loro sono persino di sinistra e non certo neonazisti, hanno perso la cattedra, sono stati picchiati o uccisi da gruppi di fanatici (come è accaduto ad esempio a degli storici francesi), o processati e incarcerati dalla “giustizia” (in molti stati è reato negare l’olocausto: non si è mai visto porre una simile limitazione a degli studiosi, visto che la ricerca storica è in costante evoluzione, invece in questo caso chi fa scoperte sgradite al potere finisce in galera!). Insomma, io non sono uno studioso e non ho gli strumenti per vantare certezze, però mi informo sull’attualitàe tutto quello che è accaduto intorno alla “verità indiscutibile” dell’olocausto non mi piace, mi fa sentire assai meno libero. E’ mai possibile che oggi si possa dubitare di tutto, a cominciare dall’esistenza di Dio, ma non si può dire la propria opinione su un fatto storico? [...] Mons. Williamson ha detto la sua sulle camere a gas, da uomo libero che esprime un’opinione, e viene linciato: le comunità ebraiche pretendono “una ritrattazione” delle sue parole. Insomma che neghi quello che pensa. Non so se lo farà. Ma tutto questo mi fa pensare solo una cosa: e se Williamson avesse ragione?

Carina, su. Ammettiamolo. 
Lettera
 2. Rammento: è un Best of, createvi qui la vostra personalissima rassegna.

LA LEGA CANDIDA SAVIANO? IDEA BALORDA

Caro direttore,
apprendo dagli online che qualcuno nella Lega ha avuto la grande pensata di proporre, per le prossime elezioni europee, la candidatura di 
Roberto Savianouno che è diventato ricco e famoso per aver scritto un libro contro la camorra. A dire la verità sono in tanti a scrivere contro la camorra, ma non ho capito perché solo costui abbia ottenuto fama e quattrini e non, ad esempio, giornalisti come quello che lo ha querelato accusandolo di aver confezionato il suo libro copiando articoli, senza neppure citare la fonte. Ma siccome piove sempre sul bagnato, un leghista (vabbè si tratta del sindaco di Treviso e segretario veneto del Carroccio Giampaolo Gobbo) ha avuto l’idea balorda di far guadagnare ancora un bel po’ di quattrini a Saviano proponendo la sua candidatura alle europee. Quali sarebbero i meriti e le competenze del Saviano? “Ha avuto il coraggio di scrivere un libro contro la camorra”, spiega Gobbo. Ma, se è tutto qui, concordo con ciò che ha detto Roberto Maroni quando ha ricordato che i veri protagonisti della lotta alle mafie sono gli uomini delle forze dell’ordine, quelli puliti almeno. Insomma, meglio candidare un carabiniere, uno di quelli dall’aria tosta e pulita, magari padano, mentre a me (voglio dirlo come una liberazione!) la faccia di Saviano proprio non mi è mai piaciuta. E poi, è davvero il caso che si discuta di candidature a 800 chilometri da casa nostra? Insomma, di che andiamo a impicciarci noi padani?

Stavo per chiedermelo. I protagonisti veri, dunque, sono le forze dell’ordine e i lustrini di alcune alte cariche, zero dubbi (questa di Maroni me la sono persa, ma magari Mori e De Donno potrebbero illuminarci, in tal senso). E tant’altro ci sarebbe da sottolineare. Ma perchè? Spazio libero, lo chiamano sto padanopuntocom. Dove vi sentireste più liberi di scrivere e leggere idiozie simili?

Giusto per dare un altro po’ (loro lo scriverebbero senza apostrofo, ma non mi sogno d’imputargli alcun tipo d’ignoranza: tratterebbesi del divo Padus) di colore: la sezione politica offre due settori (Padania Italia/Estero), ancora, di recente la direzione dell’impavido foglio online s’è prodigata in un elogio lacrimevole nei confronti del forum dei Giovani Padani (che, per la cronaca, è sempre quello che ha giocato a usare toni minacciosi nei miei confronti e che in questi giorni sta stendendo il foglio costituente della repubblica federale padana, con tanto di scelta di drappi e inni odinici – ma non è poco poco anticostituzionale?). Voi restate nei paraggi, comunque: a breve si L’89 interessanti sviluppi.
Io intanto lo ripeto: B cadrà, la sua fenomenologia imperverserà per anni ma s’estinguerà col tempo. Questi no. Bisogna darsi da fare: quel giorno nessun Bertolaso saprebbe nasconderli sotto una collina del casertano.
U’


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