La sentenza è arrivata, e ora?

par Massimo Famularo
sabato 10 ottobre 2009

Il lodo Alfano è illegittimo.La questione più rilevante è però cosa decideranno gli Italiani.

Il lodo Alfano è illegittimo, perché viola ben due norme della nostra Carta costituzionale: l’articolo 3, che stabilisce l’uguaglianza di tutti i cittadini (anche di fronte alla legge); e l’articolo 138, che impone l’obbligo, in casi del genere, di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria (citazione da Repubblica.it).


In settembre l’avvocatura di stato aveva sostenuto che un verdetto come quello appena emesso avrebbe potuto causare un “danno irreparabile”. Il nuovo colpo arriva solo pochi giorno dopo un’altra sentenza che condanna il gruppo Fininvest al risarcimento del danno causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del “Lodo Mondadori”.

Possiamo aspettarci che cambi qualcosa? La decisione della corte costituzionale potrebbe (auspicabilmente) avere l’effetto di spingere il presidente del consiglio alle dimissioni. La questione più rilevante è però cosa decideranno gli Italiani. Continueranno a sostenerlo? Oppure hanno finalmente cambiato idea?

Secondo il quotidiano la Stampa le prime reazioni registrate sul web sono paragonabili alle tifoserie da stadio (cfr Curva Italia, il lodo spacca il web, su www.lastampa.it). Esultanza da parte dei detrattori storici del premier, biasimo dei sostenitori. Niente di nuovo sotto il sole. Ma l’italia che non tifa così apertamente? Alle ultime elezioni ha scelto di sostenere Silvio Berlusconi. Cosa farà adesso? Qualche scricchiolio almeno nell’elettorato della lega si comincia a sentire, a giudicare da commenti come:

«Ma la Lega che cosa ha portato a casa in questi anni? Niente! Malpensa è finita com’è finita, mentre Catania la rifacciamo nuova con i nostri soldi per fare un favore al suo amico Scapagnini. Io preferivo il Bossi che tuonava contro il mafioso di Arcore.»

Il tempo ci darà delle risposte. Qualora l’Italia silenziosa, che non fa rumore, ma decide gli esiti delle elezioni, scegliesse di continuare a sostenere Berlusconi non ci rimarrebbe che confidare nell’educazione delle nuove generazioni. Potremmo auspicarci di ottere qualcosa verso il 2020.


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