La prostituzione e i disabili

par Spartac0
giovedì 17 dicembre 2009

 Io sono schizofrenico. Per me è difficile trovare una donna, anzi, impossibile.

Mi ricordo: anche io ho avuto qualche ragazza che mi ha amato, ma oggi mi è impossibile, e per il futuro che non ho, non so. Credo che noi disabili mentali, almeno prima di prendere la medicina, ne sentiamo la necessità. Ormai non ricordo nemmeno più.
 
Io vorrei avere una donna, ma non è piu possibile. Spesso prima, quando avevo l’auto, andavo spinto dal bisogno e dalla necessità a cercare prostitute, e spesso trovavo anche qualcuna con cui parlare un po’: c’è sempre qualcuna che ti dà un po’ di calore. Senti che lei c’è, che condivide con te la vita, per un po’. E’ bello, ma dura poco.
 
Mi ricordo di una bella donna nera, che io aspettavo anche un’ora perché a lei piacevo. Sentivo che le piacevo ed io ero felice.
 
Voglio solo dire che mi vergognavo sempre di andare sulla strada, di notte, a trovare una donna. Mi vergognavo, perché spesso i guardoni venivano a ridere e a prendermi in giro. Anche nel quartiere mi prendevano in giro e mi sentivo un animale, non un uomo, un animale.
 
La polizia mi tratteneva i documenti e chiamava per informazioni, come se stessi rubando.
 
Quando ero marinaio, mi ricordo che nelle città c’erano dei posti dove potevi andare, e là nessuno ti diceva niente. Sì, mi ricordo: c’era un recinto con dentro la polizia, e un posto per il medico, e tutti gli uomini andavano lì. Io penso che forse anche in Italia potrebbe esserci un posto simile. Magari umanizzato, mettendoci un cane: così si può capire che non siamo animali solo perché non abbiamo una donna.
 
Non so come la pensiate, ma io sono solo.

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