La partita a scacchi. Fini verso il matto?

par Alexxandrus
martedì 6 ottobre 2009

Fini rinuncia al Lodo Alfano.Le assenze della Pdl durante le votazioni sullo scudo fiscale.

Non può lasciare indifferenti la mossa del Presidente della Camera Fini, di rinunciare ad avvalersi del Lodo Alfano e di, quindi, decidere di equipararsi a qualunque altro cittadino della Repubblica Italiana e farsi processare.

Il processo comunque non si svolgerà, visto che il pm Woodcock ha deciso di ritirare querela, ma il gesto di Fini ha grande valenza politica.

Come noto il Presidente del Consiglio Berlusconi, nella medesima situazione ha invece usato il lodo stesso per schermarsi dal processo Mills e non farsi processare.

L’ennesima mossa di smarcamento di Fini, dopo la proposta di dare la cittadinanza italiana agli immigrati dopo 5 anni. Il presidente della Camera sta giorno per giorno erodendo il consenso di Berlusconi anche all’interno della stessa Pdl.



Non può lasciare senza stupore il fatto che durante le recenti votazioni sullo scudo fiscale la maggioranza si sia raggiunta quasi sul filo di lana, nonostante i numeri siano totalmente dalla parte della maggioranza e che l’opposizione faccia di tutto per farsi harakiri.

A cosa punta Fini? Politico, fine e raffinato che nel corso degli anni ha saputo ravvedere le sue posizioni. C’è chi lo taccia di "voltagabbanismo", ma le recenti dichiarazione sugli immigrati e le proposta di legge bipartisan fatta dal deputato Pdl Granata, suo avamposto alla Camera, non possono lasciare indifferenti.
E’ un progetto a lungo termine quello di Fini o possiamo aspettarci a breve qualche capovolgimento? La mossa di rinunciare al Lodo Alfano presumibilmente obbligherà Berlusconi a rinunciare al lodo Alfano. Se non lo farà avrà sicuramente un impatto mediatico e interno al Partito non di poca entità.

Non dimentichiamoci le dichiarazioni di Fini fatte a Gubbio un mese fa riguardanti la necessaria ricerca della verità sulle stragi di mafia del 92-93, che si contrappongono alle parole di Berlusconi, che prefigura un "disegno eversivo delle procure di Milano e Palermo" a proposito delle indagini di mafia che le stesse procure stanno conducendo.

Per questo la puntata di Annozero di Giovedì prossimo potrebbe far paura al premier e al suo entourage, ancora di più di quella dedicata alle escort. Santoro porterà in studi Massimo Ciancimino, figlio di Vito, il sindaco democristiano del «sacco di Palermo» condannato per mafia e morto nel 2002. Si parlerà della presunta trattativa mafia-stato negli anni delle stragi e del noto e incredibile "papello", contenente gli accordi tra le due parti.


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