La Papi condanna Roberto Saviano ed ama Angelo Izzo

par Paolo Praolini
venerdì 20 novembre 2009

Soltanto qualche mese fa AgoraVox si fece portavoce di una protesta verso il trattamento che il quotidiano on line Comincialitalia.net rigurgitò verso Roberto Saviano.

Con un articolo firmato dalla direttrice Donatella Papi si rovesciarono sentenze di moralismo rivolte allo scrittore, indirizzate fondamentalmente alla sua denigrazione ed alla demolizione di un personaggio ormai consolidato.

Saviano fu additato come un giovanotto arrivista, rappresentante della disiformazione, costruito ad arte nei retrobottega di redazioni e partiti politici al fine di far soldi e rilevare gloria, un personaggio che rappresentava un tappo per la verità o, peggio, un personaggio che non rischiava nulla per le sue denunce alla pubblica opinione.

La Papi delineò la perfetta fisioniomia di un furbetto del quartierino che ha ben chiari i suoi obiettivi di far soldi e raggiunger fama e notorietà, discorsi veramente strani per uno come Saviano.

AgoraVox con determinata volontà di dissentire agli stonati annunci della Papi, rispose con un articolo a cui seguirono molti commenti che riconobbero nuovamente solidarietà a Roberto Saviano, confermando ancora una volta il pensiero comune ed univoco tra AV ed i suoi lettori su questo personaggio. 

Al nostro articolo su AV la direttrice Donatella Papi si agganciò con un commento inaspettato che confermò quanto riportato nel suo articolo, esprimendo quanto aveva in cuore e non aveva precedentemente riportato: gli "invidiava il palco", cioè la posizione di risalto raggiunta in questa società, contraddicendo profondamente il pensiero espresso rispetto alla sua pubbicazione.

L’immagine della Papi, pertanto, non usciva da questa piccola e breve storia con una brillante rivelazione di sé stessa e, in particolare, di "provata" giornalista.

Oggi il colpaccio arriva sulle principali testate giornalistiche nazionali a conferma dei nostri dubbi, mai chiariti, su questo personaggio.

Dal Corriere della Sera l’annuncio della ribelle Donatella: "Voglio sposare il mostro del Circeo".

Giunta fino a noi la notizia non potevamo che scodellarvela e ricollegarla alla nostra "vecchia" conoscenza.

La 53enne bionda direttrice di Comincialitalia.net ha deciso di sposare il pluriomicida Angelo Izzo autore dell’arcinoto massacro del Circeo, oggi residente nel carcere di Velletri.

Dalle notizie riportate è confermato che anche il detenuto da parte sua abbia espresso le stesse volontà, rivelando questa "stravagante" novella dai toni vagamente simili ad uno slogan mediatico.

Possiamo apertamente dichiarare a questo punto che il palco tanto agognato da cui trovare risalto e divulgazione pubblica, invidiato a Roberto Saviano, la Donatella Papi sembra averlo trovato in Angelo Izzo, "il demonio", e non nell’Acqua Santa.


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