La deriva dell’ospedale Pertini di Roma

par LIBERALVOX SocialNetwork
giovedì 21 gennaio 2010

Mancano strumenti base come i termometri, le garze e le flebo. Il personale è decisamente sott’organico: i parenti, per quei ricoverati che li hanno, supportano i turni del personale che è costretto a tour de force al di sopra delle proprie forze e a discapito della salute dei cittadini.
 
Nessuna buona nuova per quanto concerne la Sanità: oggi è l’ospedale Pertini, domani può essere un’altra struttura. A parte qualche centro d’eccellenza, in termini qualitativi si registra comunque una situazione di stallo generale.
 
Questo il duro e amaro commento riguardo alla denuncia di alcuni parenti di pazienti ricoverati all’ospedale Pertini di Roma che segnalano la mancanza di strumenti essenziali quali termometri, flebo, apparecchiature indispensabili come quelle per la registrazione dei parametri vitali e tanti altri strumenti.
 
In aggiunta a ciò, la carenza d’organico. Il personale presente si sacrifica ma è necessaria la collaborazione dei parenti per alleviare i disagi causati dall’insufficienza di medici, infermieri e ausiliari.
 
Queste carenze strutturali sono divenute ormai croniche, è inaudito che i parenti debbano ritrovarsi ad eseguire il lavoro di coloro che sono addetti alla cura dei pazienti e alla somministrazione delle terapie e dei pasti. E’ necessario che i cittadini, soprattutto nei momenti più difficili della loro vita, dispongano di servizi appropriati.
 
E’ anche un diritto degli operatori sanitari lavorare in condizioni umane fornendo loro un organico sufficiente e la strumentazione adeguata. In tal modo si eviterebbero loro turni massacranti e si assicurerebbero migliori servizi per gli utenti. Non è certo questa la Sanità che desiderano i cittadini, non è certo questo lo Stato efficace ed efficiente che dovrebbe essere e a cui, comunque, i contribuenti "onesti" versano le loro tasse.
 
L’Italia reale, quella che non va in televisione, quella che non siede in Parlamento, quella che non viaggia sulle auto blu, ma che prende tutti i giorni la metro, questa Italia ha - come si evince - ben altri problemi rispetto a quelli pubblicizzati da Brunetta che si diletta a comparsare di "canale in canale" contro fannulloni e bamboccioni!

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