L’uso intenso del cellulare provocherebbe mutazioni biologiche

par Francesco Rossolini
venerdì 13 novembre 2009

L’interazione tra organismo umano e campi elettromagnetici generati da dispositivi come il cellulare sono da lungo tempo in esame senza aver dato però riscontri scientifici condivisi dalla comunità scientifica.

La questione è se cellulari e dispositivi mobile wireless possano comportare micromutazioni genetiche alla base di possibile neoplasie.

Al momento la questione è controversa e in fase di studio dato che l’uso del cellulare è relativamente recente ma l’Università Svedese di Örebro in uno studio ha evidenziato una stretta correlazione tra l’aumento di una proteina, la transtiretina, e l’esposizione prolungata alle onde elettromagnetiche generate da dispositivi per uso personale wireless, principalmente cellulari.

Tale proteina ha, tra le altre funzioni, anche quella di proteggere il cervello e pertanto il suo sostanziale aumento in individui che fanno un uso intenso del cellulare è comunque preoccupante.

I sintomi sarebbero molto più comuni negli adolescenti, probabilmente più fragili, dove l’uso intenso del cellulare comporterebbe principalmente mal di testa e perdita di concentrazione.

Tutto ciò è ancora a livello di studio pertanto non è possibile trarre conclusioni affrettate, comunque sempre più nazioni hanno o stanno per vietare l’uso assoluto del cellulare a Scuola oltre che per evidenti questioni di buon senso, il cellulare è solo un’inutile distrazione a Scuola, anche per motivi di sicurezza sulla salute dei ragazzi. 


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