L’era dell’egemonia Occidentale è agli sgoccioli

par Francesco Rossolini
lunedì 28 settembre 2009

 

Il primato economico del mondo Occidentale, che ha contraddistinto l’età Moderna e l’ètà Contemporanea, è agli sgoccioli. Si è innescato un meccanismo irreversibile determinato da diversi fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione e il relativo sbilanciamento della spesa previdenziale, che stanno lentamente erodendo la capacità di crescita dei Paesi Occidentali surclassati da Paesi molto più giovani e dinamici come molti Paesi Asiatici e Sud Americani.

Le maggiori capacità di ripresa economica della Cina, in questa fase di uscita dalla crisi, è una prova schiacciante dell’eccessivo appesantimento dei sistemi Occidentali. 

Il raggiungimento del benessere ha portato i Paesi Occidentali ad adottare un modello sociale conservativo, ovvero a cercare di mantenere la ricchezza conseguita senza metterla in pericolo. Ciò si manifesta in una scarsa propensione al rischio d’impresa, quindi alla limitata crescita delle imprese medio piccole, e in una scarsa propensione alla procreazione; più figli rappresentano una spesa e per alcuni una naturale messa in pericolo del patrimonio di famiglia.

Inoltre un fattore preoccupante è quello legato alla società dell’immagine. In Occidente ci si indebita troppo per acquistare beni di lusso del tutto inutili e non per avviare attività imprenditoriali  come avviene invece nei Paesi in forte via di sviluppo.

Pertanto il disastro sociale del figlio unico per scelta, correlato alla pratica comune dei piccoli imprenditori di tirare i remi in barca e vivere di rendita piuttosto che rischiare e crescere, stanno in verità erodendo la ricchezza e la capacità di generarne di nuova in Occidente.

La percentuale di coloro che si trovano nella fase inoltrata della vita, non lavorativa, è in costante crescita e rischia di divenire a breve eccessiva rispetto a coloro che sono in età lavorativa. La spesa per l’erogazione delle pensioni diviene di anno in anno sempre maggiore e limita pericolosamente la dinamicità e la possibilità di investimento degli stati Occidentali. Inoltre nell’invecchiamento della popolazione c’è un correlato aggravio delle spese sostenute dal sistema sanitario, poiché l’anziano necessita di molte più cure del giovane.

C’è un ulteriore fattore limitante nell’invecchiamento della popolazione ovvero le spese dirette ed indirette che le famiglie devono sostenere per provvedere al sostentamento degli anziani, che spesso non essendo più autosufficienti necessitano di assistenti domestici; questo erode le capacità di spesa delle famiglie Occidentali poiché molto spesso le pensioni degli anziani non sono sufficienti a sostenere tutti i costi. 

L’ opulento Primo Mondo invecchia rapidamente perdendo colpi, dinamicità e passione. I Paesi in forte via di sviluppo, dal canto loro, sono giovani, agguerriti e desiderosi di arrivare. La lotta è impari ed il risultato finale scontato. 


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